Piaggio P.166

Sulla scia del discreto successo di vendite ottenuto con l’anfibio P.136, utilizzando di quest’ultimo le caratteristiche ali a gabbiano ed i motori, la Piaggio presentò nel 1957 il P.166, un bimotore leggero da proporre agli operatori civili.

La prima versione prodotta in serie ebbe una buona diffusione negli Stati Uniti ed in Australia oltre che in Italia dove fu utilizzato dall’Agip e da FINSIDER.

La versione militare, il P.166 M, richiesta dall’Aeronautica Militare e prodotta in oltre 50 esemplari, fu utilizzata come aereo scuola dalla Scuola Addestramento Plurimotori/Scuola Volo Basico Avanzato Elica di Latina, nei Reparti di collegamento delle tre Regioni Aeree e per la fotografia aerea.

Il P.166 si dimostrò una buona macchina, robusta, affidabile e con una lunga vita operativa. Un radicale sviluppo della cellula si ebbe nel 1978 con la produzione del P.166-DL3, dotato di una coppia di turboelica Avco Lycoming da 587 CV.

Dati Tecnici

  • Apertura alare: 14,25 mt;
  • Lunghezza: 11,60 mt;
  • Altezza: 5 mt;
  • Superficie alare: 26,56 mq;
  • Peso a vuoto: 2.350 kg; 
  • Peso massimo al decollo: 3.680 kg;
  • Velocità massima: 357 km/h;
  • Velocità di salita: 430 m/min.;
  • Autonomia massima: 1.930 km;
  • Tangenza: 7.700 mt..