La nostra squadra: donne, uomini e mezzi al servizio del Paese

Con il loro agire le donne e gli uomini dell’Aeronautica Militare esprimono, anche attraverso l’utilizzo dei mezzi a loro disposizione, il valore della Forza Armata e il suo ruolo nel garantire la sicurezza del Paese, la protezione degli interessi nazionali e l’erogazione di servizi essenziali per la comunità.

Il personale militare e civile dell’Aeronautica Militare è la risorsa più preziosa e la migliore garanzia per il futuro. È il primo depositario dei valori dell’Aeronautica Militare: etica, competenza e passione. L’etica è il collante di qualsiasi società e delle organizzazioni che ne fanno parte; la competenza professionale è un requisito indispensabile; la passione è necessaria a chiunque abbia scelto di dedicare il proprio servizio all’Italia e alle Istituzioni.

Aeromobili in linea

Combattimento

L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza e difesa dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri Paesi appartenenti alla NATO. 

TORNADO

Tornado

​​​​​​​Il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità ognitempo, di concezione e costruzione interamente europea, entrato in linea con l’Aeronautica Militare dal 1982. Acquisito inizialmente nella versione da attacco (Interdiction Strike, IDS nomenclatura aeronautica A-200A e TA-200A per gli esemplari a doppio comando da addestramento), il Tornado ha poi visto alcuni esemplari aggiornati allo standard IT-ECR (Electronic Combat Reconnaissance, EA-200B) specializzato nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM.

Costruito dal consorzio trinazionale Panavia, comprendente Italia, Regno Unito e Germania, è stato costantemente aggiornato per mantenerne la validità operativa negli scenari contemporanei. Resta in servizio con il solo 6° Stormo, che impiega macchine portate allo standard Mid Life Upgrade (A-200C/TA-200B).

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare min./max: 8,60/13,91 m – lunghezza: 16,70 m – altezza: 5,95 m – peso massimo al decollo: 28.000 kg – impianto propulsivo: due turbofan Turbo Union RB.199 Mk.103 da 71,2 kN con postbruciatore – velocità massima: 1.480 km/h – autonomia: 3.800 km – equipaggio: 1 pilota, 1 navigatore – armamento: 2 cannoni cal. 27 mm (1 su IT-ECR), fino a 9.000 kg di carichi esterni (missili aria-aria AIM-9L Sidewinder, AGM-88 HARM; missili da crociera Storm Shadow; bombe guidate della serie GBU; pod da ricognizione e designazione bersagli, serbatoi ausiliari).

EUROFIGHTER

Eurofighter Typhoon

​​​Il caccia Eurofighter Typhoon (nomenclatura aeronautica F-2000A), è il più avanzato aereo da combattimento sviluppato nel continente europeo, in grado di offrire capacità operative di ampio respiro e un’efficacia impareggiabile nel settore della Difesa Aerea. Il velivolo è inserito nel servizio d’allarme nazionale, garantito dai reparti dell’Aeronautica Militare per la Difesa Aerea 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, che, in pochi minuti, assicura il decollo dei caccia per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar. L’Eurofighter, che di recente ha acquisito anche capacità aria-suolo, è il frutto della collaborazione industriale di Italia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 14,74 m – lunghezza: 15,96 m- altezza: 5,28 m – peso massimo al decollo: 23.500 kg – impianto propulsivo: 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN a secco e 90kN con postbruciatore – velocità massima: 2.495 km/h – autonomia massima: 2.900 km – equipaggio: 1/2 piloti – armamento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (missili AIM-9L Sidewinder, AIM-120 AMRAAM, Iris-T, Meteor; bombe guidate della serie GBU; serbatoi supplementari e pod di puntamento laser).

F-35

F-35 Lightning II

L’F-35 è un sistema d’arma di quinta generazione dotato di uno spettro di capacità operative che consente lo svolgimento contemporaneo e autonomo di tutte le missioni della dottrina aerotattica. Lo stato dell’arte della tecnologia applicata alla sensoristica di bordo e la bassa osservabilità del velivolo (ridotta capacità di essere scoperto dai radar), consentono di aumentarne l’efficacia operativa, garantendo non solo maggiori livelli di sopravvivenza in territori ostili, ma anche una elevata consapevolezza e conoscenza dello scenario tattico.

Le elevate capacità di scoperta, identificazione e precisione d’ingaggio conferiscono al velivolo un potenziale di assoluto rilievo che, unito ad innovative capacità di comunicazione e condivisione real-time delle informazioni essenziali (capacità Net-Centric), fornisce al pilota una gestione del teatro d’operazione senza eguali. L’Aeronautica Militare possiede le versioni A, a decollo e atterraggio convenzionale (Conventional Take-Off and Landing, CTOL) e B, a decollo corto e atterraggio verticale (Short Take-Off and Vertical Landing, STOVL) per l’impiego sia su piste austere sia su navi da assalto anfibio, portaelicotteri e portaerei (LHA/ LHD/CV). L’Italia è partner industriale di livello II e dispone a Cameri dell’unica linea di montaggio finale e accettazione (FACO) in Europa.

 
Caratteristiche tecniche:

F-35A (*F-35B) – Apertura alare: 10,6 m – lunghezza: 15,4 m/15,6 m* – altezza: 4,6 m – velocità massima: 1.970 km/h – peso massimo al decollo: 8.000 kg/6.000 kg* –  impianto propulsivo: 1 turbofan Pratt & Whitney F135 da 191kN (con postbruciatore) o 187kN (con postbruciatore)* – equipaggio: 1 pilota – armamento: cannone GAU-22A da 25 mm (esterno*), missili AMRAAM e Meteor, bombe a guida laser e GPS GBU-39 (A e B), GBU-31 (A), GBU-32 (B).

Rifornimento e Trasporto

Il trasporto è da sempre il “mestiere” dei velivoli della 46a Brigata Aerea di Pisa e, principalmente sulle tratte a lungo raggio, dei cargo/tanker del 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma) che soddisfano anche le esigenze di rifornimento in volo. L’importanza di questi assetti, vitali per la Forza Armata, è cresciuta in modo esponenziale con la proiezione “fuori area” dello Strumento Militare nazionale. Non c’è località del Pianeta in cui siano dislocati i nostri contingenti che non sia periodicamente raggiunta dai C-130J Hercules e dai C-27J Spartan i quali, anche in situazioni di minaccia, sono in grado di garantirne il rifornimento e l’avvicendamento. I velivoli da trasporto dell’Aeronautica consentono di realizzare e sostenere nel tempo quella rete di collegamenti aerei che fa da “trait d’union” con i teatri operativi “fuori area” più importanti. Oltre all’impiego nel campo degli aiuti umanitari e della protezione civile, l’Aeronautica è impegnata nel “trasporto aereo in biocontenimento” e nel trasporto sanitario di ammalati e traumatizzati, nonché di pazienti che necessitano di trapianto di organi. Quest’ultima è una attività che, dato l’“imminente pericolo di vita” delle persone trasportate, impone un livello di prontezza paragonabile a quello dei caccia della Difesa Aerea o del SAR (Search And Rescue), ventiquattro ore al giorno, 365 giorni all’anno.

A.319CJ

A.319CJ

​​​​L’Airbus A.319CJ (designazione militare aeronautica VC-319CJ) è un bireattore di linea modificato per trasporto corporate, con allestimento interno specifico e serbatoi ausiliari che ne aumentano l’autonomia rispetto alla versione commerciale.

Il VC-319A è stato il primo velivolo dell’Aeronautica Militare certificato per eseguire avvicinamenti ILS (Instrument Landing System) CAT3, ovvero in assenza di visibilità verticale e orizzontale ed è in grado di atterrare e fermarsi in pista automaticamente.

L’allestimento interno consiste di quattro zone: una conference room, una zona di riposo a elevato comfort riservata alle massime autorità a bordo, il compartimento per i passeggeri e quello per il riposo dello staff. L’A.319CJ dispone del sistema di controllo fly by wire che riceve input da due sidestick laterali. La strumentazione prevede due piloti automatici, due Flight Director, un Autothrust per la regolazione automatica della potenza nelle varie fasi di volo, un sistema elettronico digitale di presentazione dei dati e un HUD (Head-Up Display) per facilitare gli atterraggi su piste prive di radioassistenza e i decolli in condizioni di bassa visibilità.

È progettato e costruito in Germania dal gruppo Airbus.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 33,91 m – lunghezza: 33,80 m – altezza: 11,80 m –  peso massimo al decollo: 75.500 kg – autonomia (con serbatoi ausiliari): 8.500 km – impianto propulsivo: due turbofan CFM56 da 264,78 kN – velocità massima: 900 km/h – equipaggio minimo: 2 piloti, 2 specialisti, 2 assistenti di volo – carico utile: 36-50 passeggeri.

C-27J SPARTAN

C-27J Spartan

​​​​Il C-27J Spartan è il velivolo da trasporto tattico medio di progetto e costruzione italiana in dotazione all’Aeronautica Militare. Equipaggiato con motori AE2100 e numerosi apparati del C-130J, il C-27J è particolarmente versatile e flessibile nell’impiego e può svolgere con efficacia missioni da trasporto tattico operando anche da piste semi-preparate o deteriorate. Questo velivolo garantisce missioni di aviolancio di materiali e paracadutisti e di tipo sanitario. La configurazione in servizio con l’Aeronautica Militare, è molto ricca e completa, e comprende un sistema di proiezione dati di tipo avanzato, con digital map ed un doppio HUD (Head Up Display), un sistema di rifornimento in volo ed uno di auto-protezione DASS (Defensive Aids Sub System). Un esemplare è stato portato alla configurazione YEC-27J JEDI per disturbo e guerra elettronica.

Progettato da Alenia Aeronautica sulla base dell’Aeritalia G.222, è costruito da Leonardo Aircraft.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 29,70 m – lunghezza: 22,70 m – altezza: 9,70 m – peso massimo al decollo: 31.800 kg – velocità massima: 590 km/h – autonomia: 5.950 km – equipaggio: 2 piloti, 1 addetto al carico e lancio – capacità di carico: 11.500 kg o 40 paracadutisti – impianto propulsivo: 2 motori Rolls-Royce AE 2100D2 da 4.700 cavalli-albero.

C-130J HERCULES II

C-130J Hercules II

Il C-130J è un quadriturboelica da trasporto militare e aviolancio di paracadutisti e materiali, in servizio nelle due versioni standard (J) e allungata (J-30). Impiegato dalla 46a Brigata Aerea di Pisa, il velivolo costituisce oggi l’ossatura della componente da trasporto dell’Aeronautica Militare anche nell’impiego fuori dai confini nazionali. Tra i principali impegni degli Hercules è la rete di collegamenti aerei da e per i più importanti teatri operativi fuori area, in presenza di minacce e di notte, effettuando spesso atterraggi e decolli d’assalto da piste semipreparate e di ridotte dimensioni. La disponibilità del C-130J ha consentito anche di acquisire speciali equipaggiamenti come la barella ATI (Aircraft Transport Isolator), una capacità unica in Europa che consente il trasporto in sicurezza per via aerea di pazienti biocontaminati in vista del loro successivo ricovero presso strutture ospedaliere specializzate.

Sviluppato dal precedente C-130H con nuovi motori e avionica, è progettato e costruito interamente negli Stati Uniti.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 40,42 m – lunghezza: 29,18/34,37* m – altezza: 11,84/11,81* m – peso massimo al decollo: 79.380 kg – impianto propulsivo: quattro turboelica Rolls-Royce AE2100D3 da 4.700 CVA – velocità massima: 645 km/h – autonomia: 5.250 km – equipaggio: 2 piloti, 1 addetto carico e lancio – carico: 76 paracadutisti o 92 soldati (J-30: 112-118).

*C-130J-30

FALCON 50

Falcon 50

Il Falcon 50 (nomenclatura aeronautica VC-50A) è un trireattore con autonomia intercontinentale utilizzato per il trasporto di personalità e sanitario.

Derivato dal precedente Falcon 20, il Falcon 50 ne conserva quasi interamente le caratteristiche costruttive con l’integrazione di un terzo motore installato in coda. Il velivolo può rapidamente passare dalla configurazione VIP, con nove passeggeri, a quella Trasporto sanitario, con due barelle e cinque passeggeri. In questo ruolo trasporta ammalati, traumatizzati o pazienti che necessitano di trapianti di organi.

Il Falcon è progettato e costruito interamente in Francia dalla Dassault Aviation.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 18,86 m – lunghezza: 18,52 m – altezza: 6,97 m – peso massimo al decollo: 17.600 kg – impianto propulsivo: tre turbofan AlliedSignal TFE731-3 da 16,46 kN – velocità massima: 940 km/h – autonomia: 5.500 km – equipaggio: 2 piloti, 1 specialista, 1 assistente di volo – carico: 9 passeggeri.

FALCON 900

Falcon 900

Il Falcon 900EX (nomenclatura aeronautica VC-900) è un trireattore con autonomia intercontinentale utilizzato per il trasporto di Stato e sanitario.

Ha una dotazione elettronica di bordo tra le più sofisticate per velivoli della sua categoria e accoglie un maggior numero di passeggeri rispetto al Falcon 50. Il Falcon 900EX può operare da piccoli aeroporti ad altitudini elevate anche con alte temperature esterne. È tra gli aeromobili più versatili e sicuri grazie alla sua bassa velocità in avvicinamento, inferiore a quella dei concorrenti bimotori. La strumentazione di bordo offre ai piloti la possibilità di seguire facilmente la progressione della missione mentre la spaziosa cabina garantisce ai passeggeri un alto comfort durante il volo. La versione EASy (Enhanced Avionics System) è dotata di schermi LCD che consentono una più veloce lettura dei parametri di volo.

Il Falcon è progettato e costruito interamente in Francia dalla Dassault Aviation.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 19,33 m – lunghezza: 20,21 m – altezza: 7,55 m – peso massimo al decollo: 21.909 kg – impianto propulsivo: tre turbofan AlliedSignal TFE731-60 da 27,06 kN – velocità massima: 940 km/h – autonomia: 8.019 km – equipaggio: 2 piloti, 1 specialista, 1 assistente di volo – carico: 12 passeggeri.

KC-767A

KC-767A

Il KC-767A è la versione da rifornimento in volo e trasporto del velivolo commerciale 767-200 Extended Range. Il velivolo si può allestire in tre diverse configurazioni, con un carico utile fino a 25.000 kg: nella CARGO si possono imbarcare 19 pallet militari NATO standard; la FULL PAX ospita fino a 192 passeggeri con relativi bagagli e la COMBI imbarca fino a 100 passeggeri e 10 pallet militari NATO standard.

In tutte le configurazioni KC-767A garantisce un’elevata autonomia di volo e di carico, anche grazie alla capacità di essere rifornito in modo da estendere il proprio raggio d’azione. Come tanker (rifornitore) monta sistemi compatibili con i velivoli italiani e alleati. Le loro capacità comprendono: sistema di rifornimento boom ad asta rigida con capacità di flussaggio fino a 4.091 litri al minuto; punto centrale a tubo e cestello con capacità fino a 2.727 litri al minuto; punti di estremità alare a tubi e cestelli con capacità fino a 1.818 litri al minuto; ricettacolo universale con capacità di imbarcare fino 4.091 litri al minuto.

L’aereo è progettato e costruito da Boeing negli Stati Uniti, con una quota industriale del 15% di Aeritalia, oggi Leonardo Aircraft.

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza: 48,51 m – apertura alare: 47,57 m – altezza: 15,85 m – propulsione: 2 turbofan General Electric GF6-80C2 da 237,37 kN – massimo peso al decollo: 180.000 kg – massimo carburante imbarcabile: 70 tonnellate – autonomia: 12.195 km – raggio d’azione: 11.500 km – velocità massima: 900 km/h – equipaggio: 2 piloti, 2 specialisti – passeggeri: fino a 192.

P.180

P.180

Il P.180 (nomenclatura aeronautica VC-180) è un velivolo bi-turboelica impiegato dall’Aeronautica Militare per la formazione e l’addestramento dei piloti militari destinati alle linee trasporto della Forza Armata, per l’attività di radiomisure e collegamento e per le esigenze del Dipartimento della Protezione Civile. Nato per il mercato executive civile, il P.180 offre prestazioni di un aereo turbofan della stessa categoria ma con l’economia dei motori turboelica.

Il concetto ispiratore del progetto è la ricerca della massima efficienza evidenziata soprattutto alle particolari linee fluenti della fusoliera e dal profilo del muso di forma continua e con le superfici vetrate di ampie dimensioni. Le eliche spingenti garantiscono bassi livelli di rumorosità in cabina. Il velivolo offre la possibilità di esercitarsi nella condotta del volo asimmetrico e permette di passare da una condotta basica a un impiego totalmente operativo, mediante l’utilizzo dei molteplici sistemi automatizzati di bordo.

È progettato e costruito interamente in Italia dalla Piaggio Aerospace.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 14,03 m – lunghezza: 14,41 m – altezza: 3,97 m – peso massimo al decollo: 5.239 kg – impianto propulsivo: due turboelica Pratt & Whitney of Canada PT6A-66 da 850 CVA – velocità massima: 732 km/h – autonomia: 2.592 km – equipaggio: 2 piloti, 1 specialista – carico: 5-8 passeggeri.

Addestramento

Tra le attività peculiari svolte dall’Aeronautica Militare un’importanza particolare è rivestita da tutte le attività di selezione, formazione e addestramento del personale proprio e di altre Forze Armate e/o Corpi Militari per ciò che concerne la navigazione aerea. Le Scuole di Volo dell’Aeronautica Militare, dipendono dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3a Regione Aerea di Bari. 

G.103

G.103 Twin Astir

Il Grob G.103 Twin Astir II è un aliante da addestramento biposto ad ala media e impennaggio a T prodotto dall’azienda tedesca Grob Aircraft. Viene utilizzato, tra l’altro, nell’ambito dell’attività istruzionale degli allievi dell’Accademia Aeronautica.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 17,5 m – lunghezza: 8,18 m – altezza: 1,3 m – peso massimo al decollo: 580 kg – equipaggio: 1-2 piloti – velocità massima: circa 250 km/h.

LAK-17A

LAK-17A

Aliante monoposto ad alte prestazioni per competizioni volovelistiche classe “15/18 metri”, non acrobatico, dotato di flap e carrello retrattile.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 15 m estendibili a 18 m – lunghezza: 6,53 m – altezza: 1,29 m – peso massimo: 500 kg – velocità massima: 275 km/h – equipaggio: 1 pilota.

MB.339

MB.339

L’MB.339A è un velivolo d’addestramento e attacco leggero, impiegato dall’Aeronautica Militare nelle tre versioni A, PAN e CD. Successore dell’MB.326, l’MB.339 è caratterizzato dal seggiolino posteriore rialzato, essenziale per fornire all’istruttore una buona visibilità, specie durante le esercitazioni armate. Può essere utilizzato anche per missioni di supporto aereo ravvicinato.

La versione A è utilizzata per gli allievi piloti dell’Aeronautica Militare che effettuano la fase II (Primary Pilot Training). La variante PAN si è dimostrata molto valida per l’attività delle Frecce Tricolori.

L’MB.339CD (Completamente Digitale) è una versione aggiornata e migliorata nell’avionica, utilizzata per la Fase III Fighter Track e Remotely Piloted Aircraft, rivolta esclusivamente agli allievi piloti selezionati per le linee Fighter e a “pilotaggio remoto”.

La principale differenza tra A e CD è rappresentata dalla strumentazione: 3 schermi a colori (Multifunction Display) e visore a testa alta del tipo Head Up Display in entrambi i posti di pilotaggio. L’MB.339CD può anche essere impiegato per compiti di Difesa Aerea per il contrasto di minacce aeree a bassa velocità e a bassa quota come quelle di un eventuale attacco terroristico.

È stato progettato e costruito interamente in Italia da Aermacchi.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 10,85 m – lunghezza: 10,97 m – altezza: 3,96 m – peso massimo al decollo: 5.900 kg – impianto propulsivo: un turbogetto Rolls-Royce Viper Mk.632 da 17,8 kN – velocità massima: 900 km/h – autonomia: 1.700 km – equipaggio: 1-2 piloti – armamento: fino a 2.040 kg di carichi esterni (missili aria-aria a guida infrarossa AIM-9L Sidewinder, pod per mitragliatrici da 12,7 mm o cannone cal. 30 mm, bombe, razziere, serbatoi ausiliari).

NIMBUS-4DM

Nimbus-4DM

Aliante biposto ad alte prestazioni per competizioni volovelistiche classe “libera”, non acrobatico, dotato di flap e carrello retrattile; in grado di decollare autonomamente grazie a un piccolo motore a benzina.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 26,5 m – lunghezza: 8,62 m – altezza: 1 m – peso massimo: 820 kg –  impianto propulsivo: Bombardier Rotax 535C da 63 CV – velocità massima: 285 km/h – equipaggio: 1-2 piloti.

U-208A

U-208A

Monoplano, monomotore ad ala bassa di costruzione interamente metallica di progetto e costruzione italiana, l’S.208M (nomenclatura aeronautica U-208A) è impiegato dall’Aeronautica Militare per collegamento e traino alianti.

Deriva dal quadriposto S.205 progettato a metà degli anni Sessanta dalla SIAI-Marchetti, con cinque posti e motorizzazione di maggiore potenza, il prototipo, denominato S.208, volò per la prima volta il 22 maggio 1967.

La versione destinata alla Forza Armata differiva dalla versione civile per la strumentazione di bordo modificata, le due porte per il posto di pilotaggio, la possibilità di montare il gancio per il traino alianti e la mancanza dei serbatoi alle estremità alari. E’ impiegato per il traino degli alianti.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 10,86 m – lunghezza: 8,10 m – altezza: 2,89 m – peso massimo al decollo: 1.500 kg – impianto propulsivo: un motore a pistoni Avco Lycoming 0-540-E4A5 da 260 CV – velocità massima: 285 km/h – autonomia: 1.200 km – equipaggio: 1-2 piloti.

SF.260EA

SF.260EA

Il velivolo SF.260EA (nomenclatura aeronautica T-260B) è un monoplano ad ala bassa di progettazione e costruzione italiana, con struttura in lega leggera e carrello retrattile; si differenzia dal SIAI SF.260AM, dal quale deriva, principalmente per il trim elettrico, la strumentazione digitale, l’avionica aggiornata per il conseguimento delle abilitazioni IFR, l’abitabilità migliorata con un abitacolo più spazioso e climatizzato.

È in servizio per garantire il conseguimento del brevetto di pilota e navigatore di aeroplano.

Progettato da Stelio Frati per la Procaer, è stato industrializzato e prodotto in larga serie dalla SIAI Marchetti, poi confluita in Aermacchi.

Caratteristich​e tecniche:

Apertura alare: 8,35 m – lunghezza: 7,10 m – altezza: 2,68 m – peso massimo al decollo: 1.350 kg – impianto propulsivo: un motore a pistoni Avco Lycoming AEIO-540-D4A5 da 260 CV – velocità massima: 437 km/h – autonomia: 2.018 km – equipaggio: 1-2 piloti.

T-346A

T-346A

Il bireattore T-346A (designazione militare aeronautica dell’Aermachi M-346) è l’addestratore pre-operativo più avanzato oggi in servizio nel mondo. Con i comandi di volo e l’avionica completamente digitali, manovrabilità carefree ad alti angoli di attacco, il T-346A è concepito per l’addestramento dei piloti destinati agli aerei di Quarta e Quinta generazione. Permette, inoltre, notevoli risparmi perché può effettuare una larga parte del programma addestrativo precedentemente compiuto su macchine più impegnative.

Il T-346A è un sistema addestrativo integrato che comprende, oltre all’aeromobile stesso, un segmento a terra composto da vari sistemi di simulazione. La filosofia LVC (Live, Virtual and Constructive), fiore all’occhiello del sistema, consente ai piloti di operare simultaneamente, e in modo combinato, in volo reale (Live) e sulle varie tipologie di simulatori (Virtual), interfacciandosi con ogni tipo di forza minaccia generata dal computer (Constructive).

È utilizzato per la fase IV dell’addestramento (Lead In to Fighter Training-LIFT), propedeutica al successivo impiego sui velivoli Fighters.

È stato progettato e costruito interamente in Italia da Alenia Aermacchi, oggi Leonardo Aircraft.

 

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza: 11,49 m – altezza: 4,76 m – apertura alare: 9,72 m –  peso al decollo: 9.500 kg – velocità massima: 1.300 km/h – impianto propulsivo: 2 turbofan Honeywell F124-GA-200 da 27,9 kN – autonomia: 2.500 km (con due serbatoi) – equipaggio: 1-2 piloti – armamento: BRD-4-250, missile AIM-9L Captive, missile IRIS-T Captive, ecc.

Elicotteri

La componente elicotteri dell’Aeronautica Militare è chiamata a effettuare una vasta gamma di operazioni. Ha il compito di assicurare con efficacia il servizio di ricerca e soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà e sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari di urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Fornisce anche supporto aereo alle Operazioni Speciali ed espleta attività di addestramento.

HH-101A

HH-101A Caesar

L’HH-101A,denominazione militare italiana dell’AW.101 civile, è il più moderno e prestante elicottero dell’Aeronautica Militare. Capace di operare giorno e notte in qualsiasi condizione meteorologica, espleta più ruoli tra i quali supporto aereo alle operazioni speciali nonché di Personnel Recovery (recupero di persone in aree di crisi). Queste capacità gli permettono di soddisfare gli elevati standard richiesti dalle organizzazioni internazionali delle quali l’Italia è parte.

La configurazione Caesar definita dall’Aeronautica Militare ha una elevata capacità di sopravvivenza in zona ostile grazie a un evoluto sistema integrato di autoprotezione. È dotato di galleggianti di emergenza che aumenta le probabilità di sopravvivenza dell’equipaggio in caso di atterraggio forzato o di ammaraggio immediato. Ha un raggio d’azione particolarmente ampio, grazie alla capacità di rifornimento in volo. Si caratterizza per l’alto grado di manovrabilità che gli permette di sostenere il volo tattico a bassissima quota e per le dotazioni di grande tecnologia soprattutto in favore dell’interazione uomo-macchina e delle comunicazioni (grazie ai data link tattici).

L’aeromobile è stato sviluppato da AgustaWestland, oggi Leonardo Helicopters.

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza: 22,81 m – altezza: 6,65 m – diametro rotore principale: 18,60 m –  impianto propulsivo: 3 x General Electric CT7-8E (3 x 2.500 CVA) – peso massimo al decollo: 15.600 kg – velocità massima: circa 280 km/h – autonomia: 5 ore – armamento: 3 mitragliatrici  M134D da 7,62 mm).

HH-139A/B

HH-139A/B

L’HH-139, versione militare dell’AW.139, elicottero multiruolo biturbina di categoria media, impiegato dall’Aeronautica Militare nelle versioni VH-139A da trasporto di Stato (31° Stormo), HH-139A da soccorso aereo e HH-139B, ulteriormente perfezionata. È in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG-Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. In massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando dal soccorso aereo (versione primaria SAR: 5 passeggeri + 1 barella) a quelle soccorso aereo/sanitario di urgenza (versione MEDEVAC: da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY: fino a 14 passeggeri).

La versione HH-139B è dotata di un doppio verricello che aumenta l’affidabilità del sistema e la sicurezza durante le operazioni di recupero e di una mission consolle per una migliore gestione degli apparati di bordo per la ricerca di dispersi. Sono stati aggiornati l’avionica e i sensori di bordo come il sistema AIS (Automatic Identification System), per una migliore interazione con i mezzi navali, e l’OPLS (Obstacle Proximity LIDAR System) che favorisce l’identificazione e separazione dagli ostacoli orografici.

La diffusione della famiglia AW.139, progettata e costruita in Italia da AgustaWestland (oggi Leonardo Helicopters), permette di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e operative – in ambito interforze e interagenzia nel soccorso aereo e in altri ruoli.

Caratteristiche tecniche:

Diametro rotore: 13,8 m – lunghezza: 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale): 4,22 m – altezza: 4,98 m – peso massimo al decollo: 6.400 kg (7.000 versione B) – impianto propulsivo: due turboalberi Pratt & Whitney PT6C-67C da 1.679 CVA – velocità massima: 310 km/h.

TH-500B

TH-500B

Il TH-500B, designazione militare italiana del Nardi-Hughes NH-500E, è un elicottero leggero, pentapala, monoturbina da addestramento e collegamento, caratterizzato da elevata flessibilità d’impiego e versatilità, impiegato dall’Aeronautica Militare nella configurazione che permette la più completa capacità addestrativa. Oltre ai compiti di addestramento, può assolvere missioni di concorso in operazioni SAR (Search And Rescue), trasporto personale, merci o feriti, operazioni di soccorso, di difesa di basi e installazioni militari, addestramento al tiro, ricognizione, osservazione e collegamento. Ha la possibilità di operare su specchi d’acqua con l’adozione di galleggianti fissi e su superfici innevate con gli appositi pattini da neve.

È impiegato dal 72° Stormo di Frosinone, unica scuola ad ala rotante in Italia per la formazione dei piloti di elicottero dell’Aeronautica Militare, delle altre Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, nonché dei frequentatori stranieri.

Progettato dalla Hughes, poi assorbita dalla Boeing, il TH-500B è stato costruito in Italia dalla BredaNardi, poi confluita in AgustaWestland, oggi Leonardo Helicopters.

Caratteristiche tecniche:

Diametro rotore: 8,04 m – lunghezza: 9,39 m – altezza: 2,83 m – peso massimo al decollo: 1.361 kg – impianto propulsivo: una turbina Allison 250C-20B da 420 CVA limitata a 375 CVA – velocità massima: 278 km/h – autonomia: 442 km – equipaggio: 1-2 piloti.

Ricognizione e Sorveglianza

​La risposta militare alla trasversalità e imprevedibilità delle future minacce, quella terroristica in primo luogo, ma anche l’utilizzo di armi di distruzione di massa e l’instabilità regionale, passa attraverso adeguate capacità conoscitive e informative. Più che in qualsiasi altro settore, queste risorse risentono delle straordinarie opportunità offerte dalle moderne tecnologie. Le capacità di ricognizione e sorveglianza consentono di fornire supporto “real time” alle forze aeree e di superficie, e di concorrere in “near real time” alla creazione di un quadro intelligence d’insieme.

MQ-9A

MQ-9A Predator B

Il Predator B è un aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) per missioni di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi. Il sistema d’arma si compone di tre elementi principali. Il velivolo, equipaggiato con un motore turboelica ad alte prestazioni; la Ground Control Station (GCS), stazione di controllo a terra che grazie ad un collegamento satellitare può controllare il velivolo durante le operazioni anche a centinaia di chilometri di distanza; la Exploitation Data Station (EDS), dove le immagini ricevute dal velivolo vengono analizzate in tempo reale e, attraverso un nodo di telecomunicazioni, trasmesse agli utenti operativi.

Il Predator B offre elevate prestazioni sia nella condotta di missioni ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) sia, in ambito marittimo e terreste, nell’ambito di operazioni di pattugliamento, ricerca e soccorso. I sensori elettro-ottici, infrarossi e radar posti sotto la fusoliera permettono capacità di osservazione e di rilevamento uniche, in grado di operare anche di notte. La stazione di controllo è una vera e propria cabina di pilotaggio posta a terra, collegata tramite antenne e ricevitori in grado di comunicare con il velivolo anche via satellite.

È progettato e costruito interamente negli USA.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 20,1 m – lunghezza: 11 m – altezza: 3,8 m – velocità massima: 360 Km/h – peso massimo al decollo: 4.760 kg – impianto propulsivo: una turboelica Honeywell TPE331-10GD da 900 CVA – autonomia: oltre 30 h – carico utile: 1.700 kg.

P72-A

P72-A

Il P-72A, designazione militare aeronautica italiana dell’ATR-72MP, è un velivolo da pattugliamento marittimo in grado di operare anche sul mare a bassa e media quota, in vicinanza della costa, a varie latitudini e climi, indipendentemente dalle condizioni di luce e meteorologiche. Il velivolo può effettuare la ricerca e l’acquisizione di informazioni per la scoperta, la localizzazione, il riconoscimento, la classificazione, il tracciamento e l’identificazione di contatti di superficie. È basato sulla cellula del biturboelica regionale ATR-72, sulla quale è installato il sistema di missione ATOS che integra i sensori di bordo, gestiti da 4 consolle multifunzionali, attraverso un radar a scansione elettronica e una torretta elettro-ottica. Ha inoltre capacità per l’identificazione e l’analisi in tempo reale a bordo del velivolo stesso delle emissioni elettromagnetiche presenti nell’area di operazioni, e capacità di trasmettere informazioni mediante un sistema di auto-protezione con possibilità di impiego in territorio ostile.

Gli equipaggi interforze sono formati da ufficiali piloti e sottufficiali operatori di bordo che appartengono all’Aeronautica Militare e alla Marina Militare.

La versione MP è stata sviluppata da Alenia Aeronautica, oggi Leonardo Aircraft, e installata sulla cellula dell’ATR-72, progettato e costruito dal consorzio ATR, controllato in misura paritetica da Leonardo e Airbus.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 27,05 m – lunghezza: 27,16​ m – altezza: 7,65 m – peso massimo al decollo: 23.000 kg – velocità massima: 480​ km/h – impianto propulsivo: due turboelica Pratt & Whitney Canada PW127M da 2.500 CVA – autonomia: 3.240 km – equipaggio: 2 piloti, 5 operatori. ​

G-550 CAEW

G-550 CAEW

Il velivolo CAEW (Conformal Airborne Early Warning, denominazione italiana E-550A) è il sistema multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, più avanzato in servizio con le forze aeree europee.

La capacità AEW-BM&C (Airborne Early Warning, Battlefield Management & Communication) è infatti oggi un indispensabile strumento per assicurare un’adeguata estensione della capacità di sorveglianza dello spazio aereo nazionale (Homeland Defence/Security). Cuore del CAEW, ottenuto installando sulla cellula il sistema radar a scansione elettronica Elta EL/W-2085, integrato con ulteriori sistemi elettronici (COMINT, ELINT, ESM, IFF, RWR) per offrire una elevata Situational Awareness in tempo reale, a 360° e a lunga distanza. Il sistema di missione ha capacità Maritime Patrol e Battlefield Management, grazie alla compatibilità con i sistemi Rover del personale impiegato a terra o sulla superficie del mare (mediante la trasmissione di immagini anche video utili all’interpretazione dell’ambiente nel quale si sta operando). Con la capacità di imbarcare quasi 19 tonnellate di combustibile, ha capacità di permanere a lungo sull’obiettivo in funzione dei parametri di missione, con quote massime di volo e velocità di trasferimento assolutamente significative.

E’ progettato e costruito in Israele sulla base del bireattore d’affari Gulfstream G-550.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 28,5 m – lunghezza: 29,4​ m – altezza: 7,9 m – peso massimo al decollo: 41.300 kg – velocità massima: 941​ km/h – impianto propulsivo: 2 turbofan Rolls-Royce BR710C4-11 da 68,44 kN ciascuno – autonomia: 12.500 km – equipaggio: 2 piloti più alcuni operatori di sistema – carico utile: 2.800 kg.​