Spazio e Aerospazio

L’Aeronautica Militare, attraverso i programmi nazionali, le cooperazioni bilaterali e la partecipazione ai progetti industriali e di ricerca, è pienamente inserita nel Sistema Paese ed opera per garantire il mantenimento dell’eccellenza nel comparto Spaziale e Aerospaziale nazionale.

L’ evoluzione tecnologica ha consentito una notevole estensione del dominio aeronautico a quello spaziale creando una connessione in termini operativi tra cielo e spazio. In tal senso, l’Aerospazio rappresenta il particolare ambiente operativo di riferimento dell’Aeronautica Militare, che, in ragione dell’atmosfera terrestre e dell’evoluzione delle tecnologie abilitanti e della minaccia, include tutto ciò che, a partire dalla superficie terrestre, opera verticalmente verso l’atmosfera muovendosi tramite le leggi dell’aero-termodinamica. Attraverso i programmi nazionali, le cooperazioni bilaterali e la partecipazione ai progetti industriali e di ricerca, la Forza Armata è pienamente inserita nel Sistema Paese ed opera per garantire il mantenimento dell’eccellenza nel comparto Spaziale e Aerospaziale nazionale.
AX-3: “Voluntas”
L’Italia – dove già risiedono eccellenze umane e tecnologiche in questo campo – è in prima fila nella valorizzazione di iniziative di collaborazione civile-militare e partenariati pubblico-privati, finalizzati ad assicurare concreti benefici sia in termini di sviluppo e potenziamento di capacità operative e di difesa nel settore Spazio, sia in termini di concreti ritorni sociali, scientifici, economici e industriali al Paese. In quest’ottica, nel 2024 l’Aeronautica Militare, grazie alla missione Ax-3 di Axiom Space, ha portato il Sistema Paese, con il Colonnello Walter Villadei e un equipaggio interamente europeo formato da altre tre persone, sulla Stazione Spaziale Internazionale per 21 giorni. La missione ha offerto la possibilità di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello Spazio, attraverso lo svolgimento di esperimenti in microgravità, promossi dal Ministero della Difesa, tramite l’Aeronautica Militare, e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie, per amplificare la grande esperienza nazionale in ambito operativo, medico e tecnologico, applicata allo Spazio. Di seguito gli approfondimenti della missione.
Credits Virgin Galactic
Volo suborbitale
Il volo suborbitale rappresenta l’estensione del dominio aereo ed una sfida tecnologica in termini di sviluppo scientifico ed imprenditoriale, in quanto presuppone lo sviluppo e l’impiego di piattaforme innovative, quali i veicoli suborbitali in grado di raggiungere quote a ridosso dei 100 km, e la creazione degli indispensabili servizi operativi e logistici a supporto, tra cui quelli legati agli spazioporti. Il volo suborbitale è sicuramente un fattore abilitante della capacità di accesso allo spazio, in quanto i veicoli suborbitali potranno essere efficacemente impiegati anche come piattaforme per il lancio in orbita di satelliti. L’ Aeronautica Militare ha avviato una serie di attività volte a supportare l’acquisizione di expertise nel settore. Nel 2023, è stata effettuata la prima missione suborbitale italiana che ha consentito lo svolgimento di esperimenti scientifici in microgravità a cura di personale dell’Aeronautica Militare e del Centro Nazionale Ricerche.
Credits Virgin Galactic
Capacità nazionale di SSA
L’ Aeronautica Militare rappresenta il punto di riferimento, a livello Difesa e nazionale, per la Situational Awareness (SSA), definita come la conoscenza e la capacità di prevedere fenomeni spaziali e la posizione dei corpi naturali e artificiali in grado di rappresentare una potenziale minaccia per il nostro pianeta. All’interno della SSA è presente la funzione di Space Surveillance and Tracking (SST) che rappresenta la sorveglianza e il tracciamento dello spazio orbitale attorno alla Terra per rilevare e catalogare satelliti e rifiuti spaziali, determinare i loro parametri orbitali e prevedere le loro orbite. Le capacità operative della Difesa e dell’Aeronautica Militare, oltre ad innumerevoli attività civili, dipendono dalle applicazioni e servizi spaziali. Per questa ragione la capacità di SST possiede una valenza strategica: è funzionale alla protezione dell’infrastruttura spaziale ed è uno strumento di cooperazione internazionale. All’interno della SSA è presente anche la disciplina Space Weather che si occupa dell’osservazione dell’attività solare e dello Spazio interplanetario, al fine di riconoscerne lo stato presente, tentare di prevederne gli sviluppi nel breve termine e consentire l’individuazione per tempo dei disturbi alla tecnologia e i rischi radiologici dovuti alle perturbazioni elettromagnetiche e ai flussi di particelle di origine solare.
Il volo umano nello Spazio
Il volo umano nello Spazio rappresenta, storicamente, una delle prime attività alle quali l’Aeronautica Militare ha contribuito. Infatti, ben cinque degli otto astronauti italiani provengono dalla Forza Armata, che nel volo spaziale vede da sempre un’estensione del tradizionale concetto del volo aeronautico. Una missione spaziale richiede per il suo svolgimento l’intero spettro delle operazioni spaziali (lancio, inserimento in orbita, rendez-vous, docking, manovre di trasferimento orbitale, undocking, rientro) e da qui l’interesse dell’Aeronautica Militare verso questo specifico dominio. A ciò si aggiungono le competenze di medicina aerospaziale, abilitanti per ogni missione, nonché la possibilità di effettuare sperimentazione sia tecnologica sia scientifica in un ambiente unico come quello in microgravità, che non può essere simulato a terra. L’ulteriore acquisizione di importanti competenze nel volo umano spaziale e dell’esplorazione umana del sistema solare incrementerà, in prospettiva, la capacità della Difesa di proiettare e sostenere operazioni manned (con equipaggi a bordo) in una dimensione di cooperazione internazionale.
Piattaforme stratosferiche
Per piattaforma stratosferica si intende un aeromobile che opera per lunghi periodi, fino a 6 mesi, nell’atmosfera, al di sopra delle attuali quote massime di volo, in grado di impiegare un’estrema varietà di sensori per l’osservazione del territorio, le telecomunicazioni, la navigazione di precisione. Grazie alla possibilità di disporre di energia solare e di sistemi di controllo per il mantenimento della posizione, le piattaforme offrono una soluzione a basso costo ed a basso rischio garantendo la fornitura di servizi equivalenti a quelli offerti dai satelliti, senza dover raggiungere le quote orbitali e con performance superiori a quelle degli UAV (velivoli a pilotaggio remoto) in termini di copertura del territorio e di persistenza. Tali piattaforme rappresentano, quindi, un abilitante importante in vista del potenziamento delle attuali capacità dell’Aeronautica Militare e della Difesa. Nel 2020, l’Aeronautica Militare ha promosso l’avvio delle attività tecnico-operative necessarie alla futura implementazione della capacità attraverso un censimento di tutti gli attori (università, centri ricerca specializzati, aziende, reti d’impresa) che, a vario titolo, in Italia, si stanno interessando alle piattaforme stratosferiche. Credits CIRA Lancio aviotrasportato
Il lancio aviotrasportato consiste nel trasporto in quota tramite un velivolo, di solito appositamente adattato o progettato, detto “velivolo carrier”, di un piccolo lanciatore il quale, una volta rilasciato, attiverà il suo sistema di propulsione fino all’inserimento in orbita del satellite. L’ accesso indipendente e rapido allo Spazio, da utilizzare per scenari di crisi, rappresenta una capacità strategica che l’Aeronautica Militare intende acquisire, a beneficio della Difesa e del Paese, attraverso piattaforme aeree che vantano flessibilità e dinamicità di impiego non eguagliabili da quelle di superficie. In tal senso, la Forza Armata dovrà perseguire sinergie virtuose di efficace collaborazione con il mondo della ricerca, dell’industria, valorizzando le competenze nazionali, supportandole e sponsorizzandole in ambito europeo e internazionale. L’ Aeronautica Militare ha avviato nel 2019, unitamente al Centro Nazionale Ricerche e ad una rappresentanza del comparto accademico e delle aziende nazionali nel settore, uno studio di fattibilità per valutare la sostenibilità economica di un lanciatore per piccoli satelliti da piattaforma aerea.