Nel calendario, oltre alle esibizioni/sorvoli delle Frecce Tricolori (indicati con la dicitura PAN), sono indicate anche le dimostrazioni Search and Rescue del 15° Stormo e le presentazioni in volo/mostra statica di aeromobili del Reparto Sperimentale di Volo
La genesi
Prima della costituzione del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, per circa un decennio, l’Aeronautica Militare affida a rotazione a un reparto da caccia il compito di costituire una pattuglia acrobatica.
Il primo ad essere investito di questa responsabilità è, nel 1952-1953, il 4°Stormo che dà vita alla pattuglia “Cavallino Rampante”, composta da quattro DH.100 Vampire, primi velivoli a getto in servizio con l’Aeronautica Militare.
I vasti consensi e l’entusiasmo suscitato in Italia e all’estero, convincono la Forza Armata a proseguire in questo settore, passando, però, il testimone di pattuglia acrobatica “titolare” alla 5ªAerobrigata, dotata di nuovi F-84G Thunderjet.
Nel 1953, quindi, si forma una nuova pattuglia acrobatica, denominata inizialmente “Guizzo” e poi, due anni dopo, ribattezzata “Getti Tonanti”. Con l’F-84G vola anche la 51ªAerobrigata che, nel 1955-1956, con la pattuglia acrobatica “Tigri Bianche”, è chiamata a rappresentare l’Aeronautica Militare.
Nel 1957 ritorna la formazione “Cavallino Rampante”, della 4ªAerobrigata, composta da quattro F-86E Sabre MK4 che, tra i velivoli impiegati dalle nostre pattuglie, sono i primi dotati di impianto fumogeno regolabile.
Aspettando la Pattuglia Acrobatica Nazionale
Il velivolo in dotazione è il possente cacciabombardiere F-84F Thunderstreak, mentre la denominazione della pattuglia, “titolare” a partire dalla stagione 1958, richiama il distintivo della 6ªAerobrigata. Inizialmente, i “Diavoli Rossi” volano con una formazione di quattro aeroplani, che presto diventano sei con l’ultimo F-84F “fanalino” che fa da “solista” per catturare l’attenzione del pubblico durante l’assenza della formazione sul cielo campo.
E’ con questa pattuglia che la figura della “bomba”, già nel repertorio delle nostre formazioni acrobatiche, viene eseguita per la prima volta verso il basso. In una competizione riservata alle pattuglie acrobatiche della NATO in Olanda, i “Diavoli Rossi” si classificano al primo posto, battendo le formazioni di Belgio, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo Stati Uniti e Turchia.
Per la stagione 1959, l’Aeronautica Militare ha a disposizione ben tre pattuglie: come “titolare” figurano i “Lanceri Neri” (riserva nel 1958) della 2ªAerobrigata che volano prima con quattro e successivamente con sei F-86E, come “riserva” ci sono i “Getti Tonanti” della 5ªAerobrigata, ora su F-84F e, poi, ci sono anche i “Diavoli Rossi”.
Oltre a essere la prima formazione acrobatica italiana esibirsi nel Regno Unito, i “Lanceri Neri” si rendono protagonisti di una missione storica, portandosi in volo in Iran su invito dello Scià di Persia. Memorabile, nello stesso anno, è la tournée dei piloti dei “Diavoli Rossi” negli Stati Uniti.
Gli F-84F messi a disposizione dall’USAF montano un turbogetto leggermente meno potente, ma ai comandi dei piloti italiani nessuno se ne accorge!
Quello dei getti tonanti è un altro grande ritorno, per giunta in un anno particolare, il 1960, quelle delle Olimpiadi di Roma, con tutto il mondo che guarda, ammirato, il nostro Paese.
I “Getti Tonanti” ora volano con gli F-84F che sfoggiano una livrea olimpica con colori sgargianti e i cinque anelli sulla deriva. La formazione è composta da sei aeroplani con il fanalino che si separa dalla pattuglia. Figure di rilievo, nel programma dei “Getti Tonanti”, sono il doppio tonneau e la “bomba” che, secondo la tradizione della 5ªAerobrigata, è effettuata verso l’alto con il successivo incrocio a bassissima quota.
Manovre complesse, ma altrettanto altamente spettacolari, tutt’ora nel repertorio della PAN. Altro ritorno è quello degli F-86E della pattuglia “Cavallino Rampante” che, per il 1960, fanno da riserva. Nel frattempo, però, sulla scorta delle esperienze maturate e allo scopo di razionalizzare l’impiego sia delle risorse umane sia dei velivoli, l’Aeronautica Militare decide di interrompere la pratica di assegnare a rotazione tra le varie Aerobrigate il compito di costituire la pattuglia acrobatica titolare e di riserva.
Sta per nascere, a Rivolto, il 313°Gruppo.
Le premesse per la creazione della PAN
Il nuovo reparto, denominato Unità Speciale, venne costituito a Rivolto, a pochissimi chilometri da quel tratto di Campoformido che alla fine degli anni ’20 aveva visto nascere le nostre prime pattuglie acrobatiche. Il nucleo originario intorno al quale si sviluppa l’Unità è la pattuglia della 4ª Aerobrigata, già designata come formazione “titolare” per il 1961. In effetti, i velivoli con cui, il 1 marzo, i primi sei piloti assegnati raggiungono Rivolto hanno tutti sulla coda l’emblema del “Cavallino Rampante”.
I velivoli utilizzati sono i CL.13 Sabre Mk.4, ovvero la versione costruita su licenza in Canada dell’F-86E della North American, già impiegato dalle pattuglie “Cavallino Rampante” e “Lanceri Neri”.
Arrivano così altri piloti ed aeroplani e, il primo maggio, quella che già si chiama Pattuglia Acrobatica Nazionale è pronta per la prima uscita ufficiale sull’aeroporto di Trento.
Il 1° luglio il reparto diviene ufficialmente 313°Gruppo Addestramento Acrobatico.
Per la stagione 1961 gli F-86E volano in formazioni di sei. Sono dotati di impianto fumogeno e sulla fusoliera blu scuro riportano un grande rombo azzurro contenente una freccia nera, una livrea che per la stagione 1962 è soppiantata da uno schema di colorazione ben più familiare, con le inconfondibili tre frecce verde bianco e rosso che si stagliano sulla carlinga e il numero progressivo riportato in giallo sulla coda.
Il team ha ormai acquisito la sua identità: sono nate le “Frecce Tricolori”!
La PAN si ingrandisce
Il 28 dicembre 1963, per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, una pattuglia acrobatica italiana è equipaggiata con un velivolo da combattimento di concezione e produzione nazionale. E’ il G.91PAN, versione opportunamente modificata per l’addestramento acrobatico del caccia tattico leggero Fiat G.91.
Con il nuovo aeroplano, le “Frecce Tricolori” mettono a punto due distinti programmi di volo – uno alto e uno basso, quest’ultimo adottato in caso di avverse condizioni meteorologiche – nei quali sono inserite figuri celebri come il cardioide, il doppio tonneau, l’Arizona, la bomba e l’Apollo 313.
Nonostante la configurazione aerodinamica non sia molto dissimile da quella del Sabre, il programma di esibizione con i G.91PAN risulta più aggressivo e si sviluppa in spazi più ridotti, a beneficio del pubblico.
Veloce ma molto maneggevole, come si conviene ad un caccia tattico leggero, il “novantuno” fa della presentazione delle Frecce Tricolori una kermesse straordinaria, nonché motivo di ritrovato orgoglio per l’industria aeronautica nazionale.
In 18 anni di attività con il 313°, sono centinaia di migliaia le persone che, in Italia all’estero, hanno avuto la fortuna di ammirare i G.91 delle “Frecce Tricolori” nella loro consueta formazione di 9+1, con il decimo velivolo con funzione di solista, “figura” introdotta a partire dalla stagione 1966.
La PAN con gli MB.339
In configurazione PAN, il velivolo altro non è che il “tre-tre-nove” d’addestramento equipaggiato con un impianto fumogeno che, come quello installato sul G.91 PAN, è alimentato da due serbatoi agganciati sotto le ali.
Il primo MB.339 PAN viene consegnato il 6 gennaio 1982, ma l’effettivo “cambio in volo” avviene il 27 aprile, quando la base di Rivolto è sorvolata da un’inedita formazione di quattro G.91 e cinque MB.339.
Dopo le prime uscite a ranghi ridotti, già nel corso della stagione 1982, le “Frecce Tricolori” tornano ad esibirsi in formazione completa 9+1.
Rispetto al G.91, l’MB.339 PAN è una macchina più facile ed agile, che consente di avere la formazione più vicino al pubblico. Una prerogativa che permette di apprezzare da terra sia il contenuto professionale e tecnico di ogni evoluzione sia la spettacolarità e l’armonia delle manovre, “ritagliate” sulle prestazioni e sulle caratteristiche del velivolo MB.339.
La PAN nel mondo
La PAN e lo Sport
La materializzazione della figura ha richiesto un particolare addestramento, in quanto i piloti hanno eseguito una manovra a circa 1.800 metri di quota a una velocità di circa 150 nodi con i flap estesi per consentire una maggiore manovrabilità del velivolo.
Il 10 luglio dello stesso anno, la PAN saluta a Pratica di Mare la Nazionale di calcio vittoriosa ai Mondiali in Germania.
Insignite del “Premio Leonardo” 2008 alla carriera per l’attività di promozione dell’immagine nazionale, il 1° settembre 2009 le “Frecce Tricolori” si esibiscono per la prima volta in Libia, a Tripoli, mentre a metà novembre sono al salone aerospaziale di Dubai.
Pattuglia da record e NAT2024
Una grande manifestazione, il 18 e 19 settembre 2021, per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale: due giorni di esibizioni, quattro pattuglie acrobatiche straniere, numerosi velivoli storici ed i principali assetti dell’Aeronautica Militare in display, a terra e in volo, per festeggiare l’importante traguardo. Un evento atteso da oltre un anno, rinviato infatti per l’emergenza Covid, sulla base aerea di Rivolto, in Friuli-Venezia Giulia, sede del 2° Stormo e “casa” delle Frecce Tricolori.
L’anniversario, come tutti gli eventi e le manifestazioni pubbliche del periodo, ha dovuto però fare i conti con le restrizioni dovute all’emergenza Covid. Solo ottomila, infatti, le persone, tra pubblico, addetti ai lavori ed autorità, che in ognuna delle due giornate di manifestazione hanno potuto assistere all’evento.
Il 18 giugno 2022 la PAN entra nel libro dei primati “GUINNESS WORLD RECORDS” come pattuglia acrobatica militare che, nel mondo, effettua il display in volo con più velivoli.
Nel 2024 le “Frecce Tricolori”, dopo oltre 30 anni dalla missione “Columbus”, tornano in Canada e Stati Uniti per il North America Tour 2024.
MB.339PAN
L’MB.339A è un velivolo che si è rivelato molto valido per l’attività dimostrativa delle “Frecce Tricolori” che lo impiegano nella variante PAN, ovvero provvista di impianto fumogeno. Nella sua configurazione classica è destinato prevalentemente all’addestramento e al collegamento, ma può essere utilizzato anche per missioni di supporto aereo ravvicinato.
313° Gruppo Addestramento Acrobatico
Questa la denominazione ufficiale del Reparto nato il 1 marzo 1961 presso la base militare di Rivolto, erede di una tradizione di acrobazia collettiva tutta italiana che affonda le sue radici nel lontano 1929.
L’aeroporto militare di Rivolto ha una storia lunghissima che risale agli albori dell’acrobazia aerea. È il luogo che, nel marzo del 1961, ha accolto i primi piloti delle Frecce Tricolori ed è ormai indissolubilmente legato al nome della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Oggi è anche la sede del 2º Stormo ed è sicuramente uno dei luoghi più conosciuti e visitati della Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli uomini che vi lavorano sono costantemente impegnati nel renderlo migliore e più ospitale. Non si può dire di conoscere la PAN senza aver visitato questo piccolo, ma importante angolo dell’Aeronautica Militare.
PROGRAMMA ACROBATICO
Progetto armonizzato con gli obiettivi del Piano Nazionale Ripresa Resilienza (PNRR)
Misura PNRR: M1C1-S.1.6.4. Digitalizzazione del Ministero della Difesa (CUP D81B20001980006)
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