Al rientro della 1ª Crociera Aerea Transatlantica, Italo Balbo volle organizzare un nuovo volo di massa nel primo decennale della Regia Aeronautica e anche per la Century of Progress, l'Esposizione Universale di Chicago, in occasione del centenario della fondazione della città statunitense. La pianificazione avvenne nei minimi dettagli e il volo venne chiamato appunto "del decennale" per celebrare i dieci anni della fondazione della Regia Aeronautica. Per l'occasione, Balbo chiese sostanziali modifiche all'idrovolante S.55A: ne derivò un nuovo modello denominato S.55X (dove X stava, appunto, per decennale, ma questa volta del velivolo S.55) con le eliche metalliche, serbatoi con maggiore capacità di capienza, un radiatore diverso, qualche modifica strutturale e, soprattutto, un nuovo motore.
La Crociera del Decennale ebbe così inizio il 1° luglio 1933 da Orbetello alla volta del Nord America con la partenza di 24 idrovolanti (più uno di riserva).
La 1ª tappa della Crociera fu Amsterdam dove l'idrovolante del Capitano Mario Baldini fu sostituito da quello di riserva perché, al suo arrivo, ammarò in
malo modo rovesciandosi e il motorista Sergente Ugo Quintavalle morì.
Gli idrovolanti fecero poi tappa a Londonderry, nell'Irlanda del Nord, per poi dirigersi verso la località di Reykjavik. Atterrati nella capitale
dell'Islanda, Balbo e i suoi piloti si fermarono per 6 giorni a causa del
maltempo e solo il 12 luglio il team ripartì per la tappa più
difficile, Cartwright, nel Labrador. Le tre tappe successive per arrivare
a Chicago (U.S.A.) furono voli brevi, quasi per permettere agli Stati Uniti d'America
di riprendersi dalla sorpresa e di preparare i festeggiamenti
superiori a ogni immaginazione.
A Chicago gli atlantici vennero subito portati, con un grande
corteo di automobili fra le strade colme di folla, in uno stadio pieno di
decine di migliaia di persone. Il sindaco di Chicago comunicò che quella
giornata sarebbe stata proclamata per sempre "Italo Balbo's Day" e che il
Consiglio Comunale aveva deciso di intitolare la settima strada proprio a suo nome.
Italo Balbo e la sua squadra
partirono il 19 luglio da Chicago e, dopo 4 ore circa, arrivarono a New York con 24
idrovolanti in perfetta formazione sopra i grattacieli. Il traffico della città
si fermò, tutti si affacciarono alla finestra, nel porto le navi suonarono con un
unico fischio assordante di saluto, le rive del fiume Hudson dove la flotta ammarò
erano affollatissime. Il culmine della missione americana si raggiunse quando
Italo Balbo venne portato al Madison Square Bowl di Long
Island dove il grande aviatore si rivolse alla platea: "Ospiti della grande America,
siate la parte eletta dell'antica e della nuova Patria: rispettate le sue leggi
per essere rispettati; esaltate insieme con il tricolore, la bella bandiera
stellata: da anni e anni esse si intrecciano al vento, ne mai il passato le
disunirà, ne mai le dividerà nell'avvenire".