Programma della Pattuglia Acrobatica Nazionale

Formazione 2024

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T.Col. Massimiliano SALVATORE
Magg. Pierluigi RASPA
Cap. Luca POZZANI
Cap. Leonardo LEO
Cap. Alessandro SOMMARIVA
Cap. Simone FANFARILLO
Magg. Franco Paolo MAROCCO
Cap. Emanuele BERNUZZI
Cap. Giovanni MORELLO
Magg. Oscar DEL DO'
Magg. Federico DE CECCO

La storia

La genesi

1952-1957

La genesi

​Prima della costituzione del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, per circa un decennio, l’Aeronautica Militare affida a rotazione a un reparto da caccia il compito di costituire una pattuglia acrobatica.
Il primo ad essere investito di questa responsabilità è, nel 1952-1953, il 4°Stormo che dà vita alla pattuglia “Cavallino Rampante”, composta da quattro DH.100 Vampire, primi velivoli a getto in servizio con l’Aeronautica Militare.

I vasti consensi e l’entusiasmo suscitato in Italia e all’estero, convincono la Forza Armata a proseguire in questo settore, passando, però, il testimone di pattuglia acrobatica “titolare” alla 5ªAerobrigata, dotata di nuovi F-84G Thunderjet.
Nel 1953, quindi,  si forma una nuova pattuglia acrobatica, denominata inizialmente “Guizzo” e poi, due anni dopo, ribattezzata “Getti Tonanti”. Con l’F-84G vola anche la 51ªAerobrigata che, nel 1955-1956, con la pattuglia acrobatica “Tigri Bianche”, è chiamata a rappresentare l’Aeronautica Militare.

Nel 1957 ritorna la formazione “Cavallino Rampante”, della 4ªAerobrigata, composta da quattro F-86E Sabre MK4 che, tra i velivoli impiegati dalle nostre pattuglie, sono i primi dotati di impianto fumogeno regolabile.

Aspettando la Pattuglia Acrobatica Nazionale

1958-1960

1958 - 1960

La Pattuglia di riserva per l’anno 1957 è quella dei Diavoli Rossi della 6ªAerobrigata, destinata a scrivere pagine importanti della tradizione italiana dell’acrobazia aerea collettiva.

Il velivolo in dotazione è il possente cacciabombardiere F-84F Thunderstreak, mentre la denominazione della pattuglia, “titolare” a partire dalla stagione 1958, richiama il distintivo della 6ªAerobrigata. Inizialmente, i “Diavoli Rossi” volano con una formazione di quattro aeroplani, che presto diventano sei con l’ultimo F-84F “fanalino” che fa da “solista” per catturare l’attenzione del pubblico durante l’assenza della formazione sul cielo campo.

E’ con questa pattuglia che la figura della “bomba”, già nel repertorio delle nostre formazioni acrobatiche, viene eseguita per la prima volta verso il basso. In una competizione riservata alle pattuglie acrobatiche della NATO in Olanda, i “Diavoli Rossi” si classificano al primo posto, battendo le formazioni di Belgio, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo Stati Uniti e Turchia.

Per la stagione 1959, l’Aeronautica Militare ha a disposizione ben tre pattuglie: come “titolare” figurano i “Lanceri Neri” (riserva nel 1958) della 2ªAerobrigata che volano prima con quattro e successivamente con sei F-86E, come “riserva” ci sono i “Getti Tonanti” della 5ªAerobrigata, ora su F-84F e, poi, ci sono anche i “Diavoli Rossi”.

Oltre a essere la prima formazione acrobatica italiana esibirsi nel Regno Unito, i “Lanceri Neri” si rendono protagonisti di una missione storica, portandosi in volo in Iran su invito dello Scià di Persia. Memorabile, nello stesso anno, è la tournée dei piloti dei “Diavoli Rossi” negli Stati Uniti.

Gli F-84F messi a disposizione dall’USAF montano un turbogetto leggermente meno potente, ma ai comandi dei piloti italiani nessuno se ne accorge! 

Quello dei getti tonanti è un altro grande ritorno, per giunta in un anno particolare, il 1960, quelle delle Olimpiadi di Roma, con tutto il mondo che guarda, ammirato, il nostro Paese.

I “Getti Tonanti” ora volano con gli F-84F che sfoggiano una livrea olimpica con colori sgargianti e i cinque anelli sulla deriva. La formazione è composta da sei aeroplani con il fanalino che si separa dalla pattuglia. Figure di rilievo, nel programma dei “Getti Tonanti”, sono il doppio tonneau e la “bomba” che, secondo la tradizione della 5ªAerobrigata, è effettuata verso l’alto con il successivo incrocio a bassissima quota.

Manovre complesse, ma altrettanto altamente spettacolari, tutt’ora nel repertorio della PAN. Altro ritorno è quello degli F-86E della pattuglia “Cavallino Rampante” che, per il 1960, fanno da riserva. Nel frattempo, però, sulla scorta delle esperienze maturate e allo scopo di razionalizzare l’impiego sia delle risorse umane sia dei velivoli, l’Aeronautica Militare decide di interrompere la pratica di assegnare a rotazione tra le varie Aerobrigate il compito di costituire la pattuglia acrobatica titolare e di riserva.

Sta per nascere, a Rivolto, il 313°Gruppo.

 
 
 
 
 

Le premesse per la creazione della PAN

1961-1962

1961 - 1962

Le premesse per la creazione della PAN, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, vengono gettate il 1° marzo 1961, sulla base aerea di Rivolto, presso la quale lo Stato Maggiore Aeronautica dispone la costituzione del Nucleo Speciale Acrobatico (dal 1° luglio 313° Gruppo Addestramento Acrobatico) che, nelle intenzioni della Forza Armata, deve perfezionare la specifica preparazione dei piloti evitando di disperderne le preziose esperienze. 

Il nuovo reparto, denominato Unità Speciale, venne costituito a Rivolto, a pochissimi chilometri da quel tratto di Campoformido che alla fine degli anni ’20 aveva visto nascere le nostre prime pattuglie acrobatiche. Il nucleo originario intorno al quale si sviluppa l’Unità è la pattuglia della 4ª Aerobrigata, già designata come formazione “titolare” per il 1961. In effetti, i velivoli con cui, il 1 marzo, i primi sei piloti assegnati raggiungono Rivolto hanno tutti sulla coda l’emblema del “Cavallino Rampante”.

I velivoli utilizzati sono i CL.13 Sabre Mk.4, ovvero la versione costruita su licenza in Canada dell’F-86E della North American, già impiegato dalle pattuglie “Cavallino Rampante” e  “Lanceri Neri”.

Arrivano così altri piloti ed aeroplani e, il primo maggio, quella che già si chiama Pattuglia Acrobatica Nazionale è pronta per la prima uscita ufficiale sull’aeroporto di Trento.

Il 1° luglio il reparto diviene ufficialmente 313°Gruppo Addestramento Acrobatico.

Per la stagione 1961 gli F-86E volano in formazioni di sei. Sono dotati di impianto fumogeno e sulla fusoliera blu scuro riportano un grande rombo azzurro contenente una freccia nera, una livrea che per la stagione 1962 è soppiantata da uno schema di colorazione ben più familiare, con le inconfondibili tre frecce verde bianco e rosso che si stagliano sulla carlinga e il numero progressivo riportato in giallo sulla coda.

Il team ha ormai acquisito la sua identità: sono nate le “Frecce Tricolori”!

La PAN si ingrandisce

1963-1981

1963 - 1981

La formazione, intanto, si è ingrandita e la PAN si esibisce con 9 aeroplani.

Il 28 dicembre 1963, per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, una pattuglia acrobatica italiana è equipaggiata con un velivolo da combattimento di concezione e produzione nazionale. E’ il G.91PAN, versione opportunamente modificata per l’addestramento acrobatico del caccia tattico leggero Fiat G.91.
Con il nuovo aeroplano, le “Frecce Tricolori” mettono a punto due distinti programmi di volo – uno alto e uno basso, quest’ultimo adottato in caso di avverse condizioni meteorologiche – nei quali sono inserite figuri celebri come il cardioide, il doppio tonneau, l’Arizona, la bomba e l’Apollo 313.

Nonostante la configurazione aerodinamica non sia molto dissimile da quella del Sabre,  il programma di esibizione con i G.91PAN risulta più aggressivo e si sviluppa in spazi più ridotti, a beneficio del pubblico.
Veloce ma molto maneggevole, come si conviene ad un caccia tattico leggero, il “novantuno” fa della presentazione delle Frecce Tricolori una kermesse straordinaria, nonché motivo di ritrovato orgoglio per l’industria aeronautica nazionale.

In 18 anni di attività con il 313°, sono centinaia di migliaia le persone che, in Italia all’estero, hanno avuto la fortuna di ammirare i G.91 delle “Frecce Tricolori” nella loro consueta formazione di 9+1, con il decimo velivolo con funzione di solista, “figura” introdotta a partire dalla stagione 1966.

La PAN con gli MB.339

1982-1991

1982 - 1991

Quella del 1981 è l’ultima stagione della Pattuglia Acrobatica Nazionale con il G.91. Nel frattempo, infatti, l’Aeronautica Militare ha individuato il sostituto e, ancora una volta, è un velivolo di costruzione italiana: l’Aermacchi MB.339, da poco entrato in servizio con l’arma azzurra.

In configurazione PAN, il velivolo altro non è che il “tre-tre-nove” d’addestramento equipaggiato con un impianto fumogeno che, come quello installato sul G.91 PAN, è alimentato da due serbatoi agganciati sotto le ali.

Il primo MB.339 PAN viene consegnato il 6 gennaio 1982, ma l’effettivo “cambio in volo” avviene il 27 aprile, quando la base di Rivolto è sorvolata da un’inedita formazione di quattro G.91 e cinque MB.339.
Dopo le prime uscite a ranghi ridotti, già nel corso della stagione 1982, le “Frecce Tricolori” tornano ad esibirsi in formazione completa 9+1.
Rispetto al G.91, l’MB.339 PAN è una macchina più facile ed agile, che consente di avere la formazione più vicino al pubblico. Una prerogativa che permette di apprezzare da terra sia il contenuto professionale e tecnico di ogni evoluzione sia la spettacolarità e l’armonia delle manovre, “ritagliate” sulle prestazioni e sulle caratteristiche del velivolo MB.339.

La PAN nel mondo

1992-2004

1992 - 2004

Le Frecce Tricolori sorvolano le cascate del Niagara nel 1992, quando il Gruppo si rischiera negli Stati Uniti per un lungo tour: ricorrevano i cinquecento anni della scoperta dell’America.
 
E’ del 1995, invece, la prima apparizione delle “Frecce Tricolori” nell’Europa dell’Est.
 
Nel 2003, la Pattuglia appare per la prima volta in Russia, sull’Aeroporto di Zhukovsky (Mosca) mentre, nel 2004, le “Frecce Tricolori” sono il primo team acrobatico a esibirsi a Beirut dopo la guerra.
 
Nel 2005 vincono il trofeo “King Hussein Memorial Sword” come miglior display in occasione dell’Air Tattoo di Fainford, in Gran Bretagna.
 
Nel 1995 e nel 2001 e 2002 le “Frecce Tricolori” sono invitate in diversi Paesi Arabi: in Kuwait, negli Emirati Arabi Uniti, nel Qatar, in Siria e Oman.

La PAN e lo Sport

2005-2009

2005 - 2009

In occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino la PAN realizza, sul cielo di Rivolto, i 5 cerchi olimpici sottolineati dai fumi tricolori. Il video realizzato verrà utilizzato dalla RAI come spot di presentazione dell’evento.

La materializzazione della figura ha richiesto un particolare addestramento, in quanto i piloti hanno eseguito una manovra a circa 1.800 metri di quota a una velocità di circa 150 nodi con i flap estesi per consentire una maggiore manovrabilità del velivolo.

Il 10 luglio dello stesso anno, la PAN saluta a Pratica di Mare la Nazionale di calcio vittoriosa ai Mondiali in Germania.

Insignite del “Premio Leonardo” 2008 alla carriera per l’attività di promozione dell’immagine nazionale, il 1° settembre 2009 le “Frecce Tricolori” si esibiscono per la prima volta in Libia, a Tripoli, mentre a metà novembre sono al salone aerospaziale di Dubai.

Pattuglia da record

2010 ad oggi

2010 ad oggi

Una grande manifestazione, il 18 e 19 settembre 2021, per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale: due giorni di esibizioni, quattro pattuglie acrobatiche straniere, numerosi velivoli storici ed i principali assetti dell’Aeronautica Militare in display, a terra e in volo, per festeggiare l’importante traguardo. Un evento atteso da oltre un anno, rinviato infatti per l’emergenza Covid, sulla base aerea di Rivolto, in Friuli-Venezia Giulia, sede del 2° Stormo e “casa” delle Frecce Tricolori.

L’anniversario, come tutti gli eventi e le manifestazioni pubbliche del periodo, ha dovuto però fare i conti con le restrizioni dovute all’emergenza Covid. Solo ottomila, infatti, le persone, tra pubblico, addetti ai lavori ed autorità, che in ognuna delle due giornate di manifestazione hanno potuto assistere all’evento.

Il 18 giugno 2022 la PAN entra nel libro dei primati “GUINNESS WORLD RECORDS” come pattuglia acrobatica militare che, nel mondo, effettua il display in volo con più velivoli.

Consegna GWR

MB.339PAN

L’MB.339A è un velivolo che si è rivelato molto valido per l’attività dimostrativa delle “Frecce Tricolori” che lo impiegano nella variante PAN, ovvero provvista di impianto fumogeno. Nella sua configurazione classica è destinato prevalentemente all’addestramento e al collegamento, ma può essere utilizzato anche per missioni di supporto aereo ravvicinato.

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313° Gruppo Addestramento Acrobatico

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313°GRUPPO ADDESTRAMENTO ACROBATICO

Questa la denominazione ufficiale del Reparto nato il 1 marzo 1961 presso la base militare di Rivolto, erede di una tradizione di acrobazia collettiva tutta italiana che affonda le sue radici nel lontano 1929.​


L’aeroporto militare di Rivolto ha una storia lunghissima che risale agli albori dell’acrobazia aerea. È il luogo che, nel marzo del 1961, ha accolto i primi piloti delle Frecce Tricolori ed è ormai indissolubilmente legato al nome della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Oggi è anche la sede del 2º Stormo ed è sicuramente uno dei luoghi più conosciuti e visitati della Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli uomini che vi lavorano sono costantemente impegnati nel renderlo migliore e più ospitale. Non si può dire di conoscere la PAN senza aver visitato questo piccolo, ma importante angolo dell’Aeronautica Militare.

PROGRAMMA ACROBATICO