Storia
All’inizio fu la Scuola di Applicazione della Regia Aeronautica, oggi è l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche ma per Firenze ed i fiorentini è, e probabilmente rimarrà per sempre, la “Scuola di Guerra Aerea” dell’Aeronautica Militare.
Cambiano le denominazioni, gli appellativi, cambia il personale che da quasi 80 anni svolge quotidianamente le sue mansioni in questo Istituto, ma quella che è “la costante”, ieri…come oggi, è la funzione formativa e di accrescimento culturale che da sempre contraddistingue questa Scuola.
“L’Università del volo”, come era definita dai fiorentini visse la sua inaugurazione il 28 marzo 1938.
L'Istituto affonda le sue radici in quella che fu la Scuola di Applicazione della Regia Aeronautica, costituita nel 1937. La sede di Firenze fu scelta sia in virtù del retaggio culturale che la città portava in dote, sia con riferimento alla sua posizione geografica, nel contesto di un ambizioso progetto con cui si voleva fare, di Firenze, la città dell’aviazione: Firenze, nel cuore d’Italia, si trovava infatti lontana dai confini nazionali più esposti e dunque fuori dalla portata dei bombardieri dell’epoca. Per tale ragione vi si voleva trasferire l’industria aeronautica nazionale che in quel tempo gravitava sulla città di Torino, assai più esposta alle incursioni.
Con l’industria aeronautica dovevano trovare collocazione a Firenze anche il Comando del Genio aeronautico e la Scuola di Applicazione della “Regia”, dove i giovani piloti neo brevettati in accademia, avrebbero potuto perfezionarsi nel volo sul nuovo aeroporto di Peretola. Quel grande progetto non fu mai completato poiché il progresso della tecnica aeronautica e la rapida moltiplicazione dei raggi d’azione degli aeroplani ne sopravanzarono i tempi di realizzazione, rendendolo di fatto inutile ancor prima che giungesse a termine.
Le tracce di tutto ciò sono riscontrabili ancor oggi nella toponomastica della città, in particolare nell’area tra l’attuale aeroporto Amerigo Vespucci ed il Parco delle Cascine ove numerosi viali, la cui carreggiata particolarmente ampia doveva consentire il trasferimento dei nuovi velivoli dalle fabbriche all’aeroporto, sono intitolati ad eroi dell’aviazione come “Umberto Guidoni”, “Francesco Baracca”, “Umberto Maddalena”, “Francesco De Pinedo” e tanti altri.
Dunque, adoperatisi non poco per trovare l’ubicazione adeguata della nuova scuola - stante che si voleva un luogo di grande prestigio artistico e storico - la scelta cadde appunto su Firenze e, non senza polemiche e solo per esplicita volontà del Ministro dell’Aeronautica fu scelto il parco delle Cascine che avrebbe garantito la desiderata cornice di eleganza ma, contestualmente, avrebbe dovuto subire il nuovo impatto.
Tuttavia, superati gli immancabili ma legittimi dubbi della prima ora, Firenze accolse con favore l’insediamento della Scuola di Applicazione nell’area occidentale del parco, facendone anzi un proprio fiore all’occhiello, grazie soprattutto alla professionalità del suo progettista che curò in primis l’attento inserimento del complesso architettonico all’interno della prescelta area verde.
Le infrastrutture, su progetto dall’architetto Raffaello Fagnoni, allora preside della Facoltà di Architettura dell’ Ateneo fiorentino ed uno dei principali interpreti del cosiddetto “pensiero razionalista italiano” applicato all’architettura, furono infatti realizzate in poco più di un anno e la Scuola, al comando del Generale B.A. Ottorino Vespignani, poté iniziare l’attività con il primo Corso d’integrazione per ufficiali subalterni di complemento piloti già il 1° febbraio 1938.
L’inaugurazione solenne avvenne addirittura qualche giorno dopo, in coincidenza col 15° anniversario della costituzione dell’Arma Aeronautica. Dopo la parentesi del secondo conflitto mondiale gli immobili, in gran parte danneggiati ed occupati dalle truppe alleate, vennero recuperati dal patrimonio aeronautico ed il 5 ottobre 1948 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare vi trasferì la Scuola di Guerra Aerea di Roma che si affiancò alla preesistente Scuola di Applicazione, originando l’acronimo SGA-SAAM che ha identificato l’Istituto per oltre cinquant’anni. Il 4 novembre 1966 la disastrosa alluvione che colpì la città di Firenze provocò ingenti danni anche alla Scuola, in particolare andarono persi per sempre gli artistici pezzi d’arredamento al piano terra della residenza ufficiali ed i preziosi modelli in legno e le attrezzature per lo studio dell’ aerodinamica che erano custoditi nei laboratori ai piani seminterrati.
All’epoca la realizzazione della Scuola destò grande meraviglia e stupore per la rapidità con cui fu costruita (inizio lavori aprile 1937 – fine lavori gennaio 1938) ma anche per l'armonia con cui le strutture di un complesso così monumentale vennero inserite nel mezzo del parco secolare delle Cascine, fungendo da esempio architettonico nel rispetto dell’ambiente circostante. L’intera struttura oggi è considerata uno dei monumenti di Firenze ed è un vivido esempio di architettura razionalista italiana, ancora oggi dedicata alla diffusione delle dottrine militari attraverso le attività formative e didattiche, così come fu pensata e progettata.
Infatti, in un contesto di arte e natura, l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche è oggi una sede per la formazione degli Ufficiali dell’Aeronautica Militare che, a varie riprese nell’arco della loro carriera vengono a Firenze da tutta Italia per aggiornare il proprio bagaglio culturale e tecnico professionale, necessario all’espletamento delle loro mansioni.