Nel periodo dal 3 al 5 novembre due Ufficiali delle Forze Armate Giordane hanno partecipato ad una full immersion nel settore dei sistemi anti-drone presso il Centro di Eccellenza Aeromobili a Pilotaggio Remoto (CdE APR) di Amendola (FG) e il 16° Stormo Protezione delle Forze di Martina Franca (TA).
L'evento rientra nell'ambito dell'accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo del Regno Hascemita di Giordania sulla cooperazione nel settore della Difesa, sottoscritto a Roma il 29 aprile 2015 e, definito, in dettaglio, in occasione della diciannovesima edizione della riunione bilaterale dello Stato Maggiore della Difesa tra Italia e Giordania, avvenuto ad Amman il 18 febbraio 2021, in cui è stato sottoscritto il Piano di Cooperazione che prevede, per l'anno 2021, 27 attività bilaterali, di cui 14 in Italia e 13 in Giordania.
La visita ha avuto inizio il 3 novembre ad Amendola dove gli ospiti sono stati accolti dal Direttore del Centro di Eccellenza APR, Colonnello Salvatore Lombardi, che ha illustrato organizzazione, compiti, attività nazionali ed estere del Reparto e prospettive di sviluppo future. Dopo una presentazione dei sistemi di simulazione APR in dotazione al Centro sono state approfondite, nell'ottica della conoscenza della minaccia costituita dai droni illecitamente impiegati con intenti malevoli, le varie tipologie di sistemi commerciali attualmente esistenti e relative architetture e tecnologie. Effettuata anche una dimostrazione pratica con i droni che il Centro utilizza quando, in veste di Red Team "aggressore", presta supporto in ambito interforze alla sperimentazione di sistemi e sviluppo di tecniche, tattiche e procedure (TTP) volte al contrasto della minaccia portata da Unmanned Aerial Systems (UAS) ostili.
Nella giornata del 4 novembre, dopo un briefing di benvenuto del Colonnello Antonio Pellegrino, Comandante del 16° Stormo, i due Ufficiali Giordani hanno seguito una serie di briefing a cura del Battaglione Fucilieri dell'Aria e del Gruppo Addestramento STO/FP (Survive To Operate/Force Protection), polo nazionale di addestramento e formazione aeronautico nel settore della Force Protection for Air Operations.
Si è avuto modo di illustrare, tra le altre cose, il processo di potenziamento della capacità Counter-Unmanned Aerial System Anti-drone (C-UAS) in atto che comprende l'acquisizione di tecnologie, tecniche, tattiche e procedure per l'avvistamento e l'eventuale neutralizzazione di droni anche di piccolissime dimensioni che sorvolano a bassa quota aree sensibili o interdette, quali aeroporti militari. Nell'ambito del più ampio processo di studio e sviluppo di moderni strumenti per il contrasto di tale minaccia, per la protezione del personale, delle installazioni militari in cui esso opera e dei beni materiali ivi custoditi, infatti, il sistema C-UAS ha portato alla acquisizione di sistemi cosiddetti hard kill, per l'abbattimento dei mini droni e soft-kill, consistenti in jammer anti-drone, ossia di un sistema di contromisure elettromagnetiche che protegge dalle intrusioni dei droni interferendo con i segnali elettromagnetici da essi emessi.
Il giorno seguente la delegazione ha avuto modo di assistere ad una attività pratica di abbattimento dei droni presso un poligono di tiro dove, opportunamente addestrati e seguiti da personale istruttore C-UAS, ha testato i sistemi di hard e soft kill in prima persona.
I tre giorni di meeting, incontri, dibattito, attività pratiche e simulazioni, hanno rappresentato una preziosa opportunità di interazione, integrazione in ottica interforze e multinazionale, in una ambito in grande sviluppo in cui le Forze Armate sono chiamate sempre più ad essere una risorsa fondamentale per il "Sistema Paese", costantemente impegnati e a concorrere con tutte le energie disponibili per fornire ogni giorno risposte concrete e supporto alla collettività.