Samaritan’s Purse: il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha incontrato una delegazione dell’organizzazione umanitaria evangelica statunitense

Autore: Col. Francesco De Simone

Giunta in Italia per un ciclo di visite istituzionali, una delegazione della Samaritan’s Purse (SP), organizzazione umanitaria evangelica statunitense, è stata ricevuta oggi, lunedì 11 settembre, dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti.

Nel corso del cordiale incontro avvenuto nella Sala delle Costellazioni di Palazzo Aeronautica a Roma, Ken Isaacs, Vice President of Programs and Governament Relations, accompagnato da Barnaba Ruggieri, referente italiano della SP e European Governament Relations & Public Affairs Advisor, ha innanzitutto ringraziato l’Aeronautica Militare per il supporto assicurato in occasione della donazione all’Italia di un ospedale da campo, installato presso la città di Cremona nel mese di marzo 2020, durante la prima fase della crisi pandemica da Covid-19.

L’Italia è molto grata alla Samaritan’s Purse per il prezioso supporto fornito al sistema sanitario nazionale – ha commentato il Gen. Goretti – anche grazie al vostro aiuto è stato possibile restituire la speranza ad una popolazione particolarmente colpita dal virus e alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere lombarde. Il rapporto di amicizia che si è instaurato in tale circostanza tra l’Aeronautica e Samaritan’s Purse – ha poi continuato il Gen. Goretti – apre le porte ad ulteriori colloqui e iniziative di reciproca conoscenza in nome della collaborazione internazionale in una ipotetica situazione di crisi”.

In quei giorni terribili, infatti, ricevuta l’offerta da parte della SP, il governo italiano, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile, il Comando Operativo di Vertice Interforze e la Forza Armata, dispose il supporto del 3° Stormo per assicurare la ricezione del materiale, degli equipaggiamenti e del personale sanitario statunitense presso l’Air Terminal Operation Center di Villafranca.

Tale operazione riscosse grande eco, non solo in relazione alla drammaticità di quel periodo caratterizzato dalla diffusione del virus nell’area lombarda e dal lockdown nazionale, ma soprattutto perché il contributo specialistico del personale del 3° Stormo fu determinante per il completamento della struttura in tempi record, con 60 posti letto e 8 unità di terapia intensiva, e la successiva attivazione delle prime postazioni di terapia intensiva solamente 36 ore dopo l’arrivo del team SP in Italia.

Tale importante risultato fu molto apprezzato dai rappresentanti della SP talché, prima del redeployment avvenuto nel mese di maggio 2020, una delegazione della SP tornò in visita al 3° Stormo nel mese di aprile per incontrare il personale con cui aveva collaborato, in un clima di condivisione molto emozionante, donando allo Stormo il banner posto all’ingresso dell’ospedale da campo su cui furono apposte le firme di tutti i volontari.

Il legame con il 3° Stormo è rimasto così intenso che, prima di giungere a Roma, la delegazione di SP ha effettuato una visita alla base di Villafranca, dove è stato accolto dal Comandante di Stormo, Col. Paolo Tamburro, avendo l’opportunità di ritrovare alcuni componenti del team impegnato a Cremona e approfondire la conoscenza delle capacità expeditionary espresse dall’AM.