MB-326

​Progettato dall’ing. Ermanno Bazzocchi, l’addestratore MB.326 fu uno dei più acclamati successi industriali italiani del dopoguerra essendo stato prodotto in più di 600 unità, venduto in più di cinquanta nazioni e prodotto su licenza in Australia, Brasile e Sudafrica.

I collaudi del “Macchino” iniziarono il 10 dicembre 1957 e l’anno seguente questo velivolo stabilì 9 record mondiali per la sua categoria.

L’A.M. acquistò 135 MB.326 e a partire dal 1962 questi aeroplani equipaggiarono, per circa venti anni, la Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti (SVBIA) a Galatina (Lecce).

Il Macchino fu impiegato principalmente per l’addestramento al volo basico. Nel 1967 fu sviluppata una nuova versione, il MB.326G e l’Aeronautica Militare acquistò i due prototipi che collaudò presso il Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare. La vita operativa del “326” terminò nella seconda metà degli anni ‘90 dopo essere stato impiegato come velivolo di collegamento.

Dati Tecnici

  • Apertura alare: 10,56;
  • Superficie alare 19,20 mq;
  • Lunghezza: 10,65;
  • Altezza: 3,72 mt
  • Peso a vuoto: 2.237 kg ;
  • Peso massimo al decollo:5.216 kg;
  • Velocità massima: 871 km/h
  • Salita a 9150 m: 7,40 min.;
  • Autonomia 2.445 Km.