Soccorso Aereo: conclusa l’esercitazione SATER sui rilievi della Carnia

All’esercitazione SATER 1-23 hanno partecipato anche uomini ed assetti di Esercito Italiano, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato

Autore: M.llo 1^ Cl. Francescorocco Tulliani

Una scolaresca che si smarrisce in montagna, in un territorio contraddistinto da grotte e pareti scoscese, oppure un velivolo militare di cui si perdono le tracce e per il quale si teme l’impatto al suolo: scenari altamente verosimili simulati durante l’esercitazione SATER 1-23, organizzata dall’Aeronautica Militare con la collaborazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia (CNSAS-FVG) e tenutasi lo scorso 9 maggio a Rivoli di Osoppo (UD).
L’Aviosuperficie AVRO della Fondazione Lualdi di Rivoli di Osoppo è stata trasformata per l’occasione dall’Aeronautica Militare in un vero e proprio eliporto campale, adatto a sostenere uno sforzo sostenuto e continuato, come accadrebbe nelle emergenze reali, dove vi è l’esigenza di ospitare, rifornire e dare ordini di missione specifici agli assetti partecipanti, sincronizzando tali ordini con le diverse squadre a terra, coordinate dal CNSAS-FVG.

Si tratta di uno sforzo corale di collaborazione, che ha visto il duplice canale di direzione delle operazioni aeree e direzione delle operazioni terrestri, al cui vertice erano posti Aeronautica Militare e CNSAS-FVG.

Durante tutta la giornata del 9 maggio, fin oltre il calar del sole, i tecnici di elisoccorso, insieme a squadre medicalizzate e unità cinofile, si sono avvicendati sulle impervie montagne a nord di Gemona, per portare a termine le missioni assegnate dal personale Search and Rescue (SAR), provenienti dal Rescue Coordination Centre di Poggio Renatico (FE), dimostrando grande capacità di lavorare in squadra, indipendentemente dall’Amministrazione di provenienza. Per l’Aeronautica Militare molte le realtà coinvolte, tra cui il vicino 2° Stormo di Rivolto, che ha reso disponibile personale sanitario e supporto logistico.

Gli elicotteri che hanno preso parte all’edizione friulana della SATER sono stati i seguenti: per l’Aeronautica Militare n. 1 HH-139A dell’83° Gruppo SAR – Cervia (RA), 1 TH-500 della Squadriglia Collegamenti – Milano Linate; per l’Esercito Italiano n. 1 UH-90 del 5° Rgt. AV.ES. “Rigel” – Casarsa della Delizia (PN); per i Carabinieri n. 1 AW-139 del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri (RAC) di Pratica di Mare (Roma); per la Guardia di Finanza n. 2 AW-169 delle Sezioni Aeree di Varese e Bolzano; per la Polizia di Stato n. 1 AW-139 del 10° Reparto Volo di Venezia.

In totale, tutti gli assetti hanno effettuato 23 sortite diurne e 8 notturne, a cui si aggiunge anche la partecipazione dell’Elisoccorso Regionale Friuli Venezia Giulia (Azienda Sanitaria Friuli Centrale) in assetto HEMS/HHO (Helicopter Emergency Medical Service /Helicopter Hoist Operations), che – pur mantenendo la prontezza per il suo compito primario – ha effettuato due missioni simulate nell’ambito dell’esercitazione. 

Le squadre a terra, composte principalmente dai tecnici del CNSAS-FVG, hanno visto la partecipazione anche dell’Esercito Italiano (3° Reggimento Alpini/Brigata Taurinense) e del S.A.G.F. (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Stazioni di Tolmezzo e Tarvisio).

Il sistema integrato della Protezione civile Regionale ha fornito supporto logistico (Sezioni ANA Gemona e Carnica), impiegando altresì personale osservatore in ambito coordinamento e TLC.

Soddisfatti della riuscita dell’esercitazione gli organizzatori: “È stata una simulazione molto realistica, che ha coinvolto tante realtà. Solo così possiamo rafforzare conoscenza reciproca e condivisione delle procedure, elementi che fanno la differenza quando si tratta di unire le forze per salvare delle vite umane”, ha dichiarato il Col. Giacomo Zanetti, direttore dell’esercitazione e Capo Ufficio Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA), realtà che ha il compito di coordinare gli elicotteri della Difesa e, se richiesto, di mettere a disposizione la propria expertise in casi di coinvolgimento di più Amministrazioni dello Stato.