Medicina Aerospaziale: concluso il 5° corso aerofisiologico basico per gli allievi piloti dell’Accademia Aeronautica

Una settimana dedicata ai test sul comportamento fisiologico durante le fasi di pilotaggio del velivolo per imparare a limitare i rischi connessi alle emergenze in volo.

Autore: Lgt. Alessandro Genovese

Venerdì 17 marzo, presso il Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale (R.M.A.S.) di Pratica di Mare, si è concluso il 5° Corso Aerofisiologico “basico” rivolto ad un gruppo di allievi piloti dell’Accademia Aeronautica. Il corso si inscrive in un più ampio catalogo di corsi di formazione e addestramento che ogni anno vengono erogati dal R.M.A.S. in favore del personale aeronavigante e non.

Questo tipo di addestramento, rivolto anche agli Allievi Ufficiali Piloti di Complemento, è propedeutico all’addestramento in volo presso il 61° Stormo di Lecce o presso le Scuole di Volo Estere. Ha una durata di 5 giorni e tratta tutti gli aspetti legati all’esposizione dell’organismo umano agli ambienti estremi tipici del volo militare. Affinché i piloti acquisiscano consapevolezza degli effetti del volo sulla fisiologia umana infatti, è necessario che si addestrino per eseguire le manovre più adeguate in caso di emergenza e sappiano utilizzare correttamente gli equipaggiamenti in dotazione. Il percorso prevede sia lezioni teoriche che prove pratiche: esposizione simulata alla quota in camera ipobarica, dimostrazioni su un particolare simulatore di volo (il cosiddetto “disorientatore spaziale”), prove su sedia rotatoria (Barany Chair) e simulatore di eiezione.

All’inizio della settimana i frequentatori sono stati sottoposti all’addestramento in camera ipobarica, un sofisticato apparato che consente di ricreare a terra le condizioni di bassa pressione atmosferica, tipiche dell’alta quota. Ciò permette al personale al suo interno di sperimentare sul proprio organismo gli effetti dell’esposizione a quote elevate e ridotta presenza di ossigeno. Questa condizione, definita ipossia, rappresenta uno dei maggiori rischi in volo e può essere causa di gravi incidenti poiché colpisce in maniera subdola, non viene percepita immediatamente e riduce le funzioni cognitive del pilota fino alla perdita totale di lucidità e quindi di coscienza.

L’addestramento pratico degli allievi è proseguito nel disorientatore spaziale, un simulatore monoposto full-motion su sei assi di libertà capace di riprodurre le dinamiche di volo di varie tipologie di velivolo (aviogetto, turboelica, elicottero). È l’unico simulatore in Italia capace di ruotare sul proprio asse verticale ad una velocità angolare variabile da zero a centocinquanta gradi al secondo, consentendo di sollecitare il sistema vestibolare dell’orecchio interno, sia con accelerazioni lineari che angolari, evocando una serie di fenomeni come la sindrome di Coriolis, l’illusione somatogravica (pitch-up illusion) o l’illusione somatogira e oculogira, nonché vari fenomeni legati ad illusioni visive.

A completamento del “Corso basico”, gli allievi sono stati sottoposti alla prova su sedia rotatoria, ulteriore test per comprendere gli effetti del disorientamento spaziale sull’organismo umano, e la prova sul simulatore di eiezione o ejection seat trainer, che consente di familiarizzare con la procedura da eseguire in caso di eiezione, con particolare attenzione alla posizione che il pilota deve assumere sul seggiolino per evitare lesioni della testa e della colonna cervicale durante l’impatto. La sedia rotatoria, oltre che per l’addestramento, viene utilizzata anche nell’ambito del programma di riabilitazione da chinetosi del personale aeronavigante, che consente un celere recupero dell’operatività del personale interessato.

Non fa parte del corso, ma è parte integrante di corsi dedicati, la dimostrazione degli effetti della visione notturna con l’uso di Night Vision Goggles (NVG), che permette agli allievi di sperimentare in prima persona i limiti della funzione visiva nel particolare ambiente operativo notturno, con particolare attenzione alle illusioni in volo indotte dalla ridotta performance visiva e alle possibili contromisure da mettere in atto.

Per un pilota, dunque, il riconoscimento e la gestione di questi effetti sul proprio organismo attraverso la corretta esecuzione di opportune procedure operative, sono elementi fondamentali per mitigare il più possibile il rischio e massimizzare al contempo la performance. In questa ottica i Corsi di Addestramento Aerofisiologico rappresentano un efficace strumento della Forza Armata per incrementare la Sicurezza del Volo poiché permettono di migliorare la risposta del pilota alle emergenze in volo e ridurre il rischio di incidenti, consentendo al contempo di trasferire efficacemente know-how e competenze.

Il R.M.A.S. è uno dei Reparti della Divisione Aerea Sperimentazione Aeronautica e Spaziale (D.A.S.A.S.) e svolge attività di studio e ricerca su problematiche emergenti di medicina aeronautica e spaziale, effettuando sperimentazioni e verifiche tecniche su apparati aeronautici, apparecchiature elettromedicali, equipaggiamenti imbarcabili ed indossabili.

È l’unico Ente militare italiano abilitato all’addestramento aerofisiologico del personale navigante, in aderenza alle vigenti legislazioni e alla direttiva nazionale di riferimento. Organizza e conduce corsi che vanno dal corso iniziale o basico, il quale rappresenta il primo approccio per il personale aeronavigante alla fisiopatologia del volo, fino a corsi avanzati dedicati al personale già esperto o a personale di enti esterni.

Il Reparto costituisce anche un punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale nel campo della medicina aerospaziale, come testimoniato dai numerosi rapporti di collaborazione scientifica con il mondo accademico ed enti di ricerca. In campo internazionale, può vantare la partecipazione di diversi Ufficiali Medici in gruppi di lavoro internazionali su tematiche di grande interesse nel settore aeromedico, come l’aircrew neck pain o gli unexplained physiological events, nonché la produzione di lavori scientifici pubblicati su riviste straniere e la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento all’estero.

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