Antartide: il contributo dell’Aeronautica Militare alla 38ª spedizione

L’Aeronautica Militare, assieme alle altre Forze Armate, prende parte alla campagna estiva 2022-23 in corso di svolgimento e che vedrà impegnati 23 esperti militari delle Forze Armate in oltre 50 progetti di ricerca insieme a 240 tecnici e ricercatori.

Autore: Ufficio Pubblica Informazione

​La missione, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, rientra nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) ed è gestita dall’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) per la pianificazione logistica e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per la programmazione scientifica .

Le ricerche saranno dirette dalle stazioni Mario Zucchelli e Concordia, sulla nave italiana per la ricerca oceanografica Laura Bassi e presso alcune stazioni antartiche di altri paesi.

In particolare, l‘Aeronautica Militare ha messo in campo un velivolo C-130J della 46ª Brigata Aerea, con equipaggi addestrati ad operare in condizioni climatiche ed ambientali estreme, nel caso specifico su piste ghiacciate (atterraggio sul pack), che effettuerà i collegamenti tra Christchurch (Nuova Zelanda), la base italiana Mario Zucchelli e quella statunitense di McMurdo, assicurando il trasporto di passeggeri e materiali in funzione delle esigenze rappresentate da ENEA. A supporto di questa particolare operazione saranno impiegate 40 unità provenienti dalla 46^ Brigata Aerea che opereranno dalla base di Christchurch per le operazioni di volo del particolare “ponte aereo” dalla Nuova Zelanda.

Personale meteorologocontrollore del traffico aereo e personale tecnico del Reparto Genio, invece, opereranno stabilmente dalla base italiana Mario Zucchelli.

L’Aeronautica Militare attraverso personale specializzato e mezzi di diversi Reparti Genio della Forza Armata, sta contribuendo alla realizzazione di una pista semi-preparata su terra presso il sito di Boulder Clay, i cui lavori sono stati avviati con la campagna 2015-2016.

La pista, una volta ultimata, consentirà alla stazione italiana di essere autonoma dal punto di vista dei trasporti aerei anche nei mesi successivi alla rottura del pack, diventando un punto di riferimento per le altre basi dell’area.

La partecipazione dei meteorologi dell’Aeronautica Militare alle spedizioni in Antartide è una tradizione ormai consolidata fin dal 1986. Il Personale Meteo dell’Aeronautica Militare è chiamato a svolgere un ruolo estremamente delicato. Le previsioni del tempo giocano un ruolo spesso determinante per l’efficace pianificazione delle molteplici attività che coinvolgono sia la base italiana Mario Zucchelli, sia quella italo-francese Concordia, situata sul plateau antartico a 3320 metri di quota. Le previsioni meteorologiche garantiscono, infatti, lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree dedicate al trasporto del personale scientifico nonché alle operazioni navali e alle traversate del plateau che consentono di rifornire la base Concordia.

L’avversità del tempo e del clima in Antartide non è solo riferita alla temperatura dell’aria, quasi costantemente sotto lo zero, ma anche a quella del mare, anch’essa negativa di circa 1,8°C, con notevole impatto sulle attività di ricerca subacquea. Altro parametro da non trascurare è il vento: in Antartide per gran parte dell’anno si formano fortissime “correnti catabatiche”, venti che discendono dal plateau verso la costa per effetto di gravità, tra i più intensi mai misurati sull’intero pianeta, capaci di superare anche i 300 km/h. In questo quadro, già di per sé complesso, bisogna poi tener conto delle non frequenti ma talvolta abbondanti nevicate che costringono il personale della base a “lavori straordinari” di sgombero neve.

La collaborazione tra l’Aeronautica Militare e l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologiel’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), oltre che una rinnovata sinergia in grado di mettere a disposizione del Sistema Paese e della comunità scientifica nazionale ed internazionale competenze e capacità peculiari della Forza Armata, costituisce anche un’importante opportunità addestrativa ed operativa per l’Aeronautica Militare, chiamata a proiettare personale e mezzi in un contesto caratterizzato da condizioni climatiche ed ambientali molto complesse, talvolta estreme, come quelle presenti in Antartide.

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