ROMANIA: DELEGAZIONE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI DIFESA IN VISITA ALLA TFA

In Romania la Task Force Air Black Storm riceve in visita la Delegazione delle commissioni parlamentari difesa

Autore: T.Col. Massimo Paradisi

​Il 22 giugno, una delegazione composta da membri delle Commissioni Difesa del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati si è recata in visita alla Task Force Air Black Storm impegnata in Romania nell’aeroporto di Mihail Kogălniceanu a supporto delle operazioni di difesa dell’integrità territoriale della NATO a seguito della spiralizzazione del conflitto tra Russia Ucraina.

 
La delegazione, guidata dalla Presidente della Commissione difesa del Senato Roberta Pinotti e dal Vice Presidente della Commissione difesa della Camera Roger De Menech, era composta per il Senato da Daniela Donno, Umberto Fusco e Vito Vattuone, per la Camera da Giovanni Luca Aresta, Salvatore Deidda, Roberto Paolo Ferrari e Maria Tripodi.
 
All’arrivo, era presente l’ambasciatore d’Italia a Bucarest Alfredo Maria Durante Mangoni, accompagnato dall’addetto militare Colonnello Ivano Antonio Romano e dal Comandante della TFA.
 
Dopo un briefing illustrativo da parte delle autorità militari in sede, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica rumena Viorel Pana, la delegazione italiana ha avuto un incontro bilaterale con gli omologhi colleghi rumeni guidati dal deputato Pavel Popescu.
 
La delegazione si è quindi recata presso il campo base della TFA per un incontro con il contingente schierato.
 
In tale occasione, la Presidente Pinotti ha ringraziato il personale militare italiano impegnato nel rafforzamento del fianco est della NATO, che ancora una volta ha dato dimostrazione di professionalità dedizione, in un quadrante geografico che è sempre più rilevante nell’evoluzione del conflitto. Il vice Presidente De Menech ha sottolineato che, nella tragedia del conflitto, esso è stato l’occasione per una ulteriore dimostrazione della prontezza e della capacità d’intervento delle nostre Forze Armate.
 
Al termine dell’incontro con il personale, nella tenda “briefing” il Comandante della TFA ha illustrato la missione della propria unità e ha fornito maggiori dettagli in ordine alle attività compiute dalla TFA a favore della NATO, unitamente ai risultati conseguiti in questi quasi sette mesi di attività. In particolare, è stata evidenziata la delicatezza dell’evoluzione dalla missione di iniziale di enhanced Air Policing (eAP) a quella di enhanced Vigilance Activity (eVA), un dispositivo volto a garantire la protezione dei confini dell’Alleanza attraverso attività di pattugliamento aereo. Quest’attività viene svolta attraverso l’impiego di una flotta di 8 velivoli F-2000A “Typhoon”, provenienti da tutti gli stormi dell’Aeronautica Militare che impiegano tale assetto, posti sotto il comando e controllo NATO dell’Allied Air Command di Reimstein (Germania).
 
La delegazione ha quindi effettuato una rapida visita del distaccamento, dove il Comandante, ha evidenziato come, a seguito delle decisioni rafforzare la presenza NATO del sud-est europeo, si sia stati in grado di attuare in tempi brevissimi la costruzione dell’intero compound restando pienamente operativi e senza alcuna interruzione delle attività.
 
Trasferendosi in linea di volo, la delegazione ha avuto modo di apprezzare l’intensa attività operativa sull’aeroporto, utilizzato anche dalle aeronautiche rumene, britanniche e statunitensi, nonché di assistere al decollo e all’atterraggio di due coppie di Typhoon destinate a missioni operative di Combat Air Patrol (CAP) dello spazio aereo al confine rumeno.
 
Dopo aver visitato l’hangar in tensostruttura e aver lasciato il tradizionale ricordo del loro passaggio sull’Albo D’Onore della TFA, la delegazione ha lasciato l’aeroporto di Mihail Kogălniceanu rientrando in Patria a bordo del KC-767 dell’Aeronautica Militare che li aveva trasportati in area di operazioni.

​La partecipazione alle attività di vigilanza attiva eVA rafforza il senso di coesione solidarietà della Nazione verso l’Alleanza. Il dispositivo eVA, infatti, prevede misure che aumentano la prontezza, scoraggiano l’aggressione e dimostrano chiaramente il fermo impegno della NATO nella difesa di tutti gli alleati.

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