Da Rimini a Punta Marina, due straordinari Air Show nel segno di Francesco Baracca

In Emilia Romagna, oltre alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, il ritorno delle presentazioni in volo del Reparto Sperimentale e le dimostrazioni di due Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto

Autore: Ten. Giuseppe Di Feo

Due giorni di divertimento, passione e pura adrenalina. Il Rimini Air Show di sabato 18 giugno e il Tricolore Air Show a Punta Marina (Ra), domenica 19, hanno segnato un week end straordinario per l’Aeronautica Militare. 

Due manifestazioni aeree caratterizzate, entrambe, da un pubblico numerosissimo che ha affollato i litorali romagnoli, prendendo d’assalto gli spazi espositivi della Forza Armata, con simulatori ludici e stand promozionali, impaziente di seguire, a naso in sù, le manovre mozzafiato dei velivoli e degli elicotteri dell’Arma Azzurra. 

Graditissimo il ritorno – per quanto riguarda l’Air Show di Rimini – anche del Reparto Sperimentale Volo che, dopo i due anni di stop imposti dalla restrizioni dovuti alla pandemia di Covid-19, ha ripreso le dimostrazioni in volo di alcuni dei propri velivoli. 

“Ci tenevamo moltissimo a riavere anche la Sperimentale a bordo – ha commentato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti – finalmente ci siamo riusciti ed è una bellissima ripartenza, in un’altrettanto bellissima location come Rimini. Ringrazio tutta la cittadinanza e gli organizzatori, a partire dal Comandante del 15° Stormo e dai volontari dell’Anvam (Associazione Nazionale Vigilanza Aeronautica Militare), avieri in congedo che ci danno una grossa mano a gestire quello che succede a terra. Offriamo alla popolazione il meglio di noi stessi, con la Pattuglia Acrobatica Nazionale, il 15° Stormo e il Reparto Sperimentale. Rappresentano l’Aeronautica Militare e sono veramente contento e fiero di loro, perché riescono a trasmettere ai ragazzi, ai giovani e a tutta la gente che viene a vederci lo spirito di una squadra vincente, com‘è l’Aeronautica Militare”. 

Le due manifestazioni aeree sono state aperte dalla bandiera tricolore trasportata, sulle note dell’inno nazionale, da un elicottero HH-139 del 15° Stormo, che ha sede proprio nel vicino comune di Cervia. 

Dopo passaggi e dimostrazioni in volo anche di velivoli civili, paracadutisti ed elicotteri di altre Forze Armate e Corpi armati dello Stato, è finalmente giunto il momento delle attesissime esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale. 

Le “Frecce Tricolori” hanno entusiasmato il pubblico con le 18 manovre del loro programma acrobatico, disegnando in un cielo straordinariamente azzurro linee e curve con i lori fumi bianchi e colorati, fino all’abbraccio dell’Alona finale, con l’immenso tricolore lungo oltre sei chilometri tracciato sulle note della Turandot

Un’emozione anche per il Comandante, tenente Colonnello Stefano Vit, alla sua prima stagione da Pony 0: “Per tanti anni ho vissuto questi Air Show da dentro l’abitacolo, concentrato sulla performance – ha commentato – ora, finalmente, mi posso anche godere lo spettacolo e, soprattutto, posso sentire e ‘toccare’ le emozioni, vedere i visi delle persone, le lacrime sui volti di donne e bambini. È qualcosa che fa commuovere anche me, dopo tanti anni. Il finale, in particolare, con questo lungo, immenso Tricolore con sotto la voce indimenticabile di Luciano Pavarotti fa venire i brividi, è proprio una bella immagine dell’Italia”. 

Sabato 18, a Rimini, la folla è stata deliziata anche dalle dimostrazioni in volo dei velivoli C-27J, T-346A ed Eurofighter portati in volo dai piloti del Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare (Roma); domenica 19 giugno, invece, a Punta Marina (Ra), in occasione del 104° anniversario della morte di Francesco Baracca, tra i protagonisti ci sono stati 2 caccia Eurofighter provenienti dal 4° Stormo di Grosseto che, con l’asso degli assi dell’aviazione italiana, condivide il simbolo del famoso Cavallino Rampante. 

I “Dardo” del 4° Stormo, invitati dall’Aero Club di Lugo di Romagna, organizzatore dell’evento, hanno regalato al pubblico di Punta Marina una straordinaria dimostrazione di alcune manovre tipiche delle diverse fasi d’intercettazione di un velivolo “ostile” o in difficoltà nell’ambito di un’operazione di Difesa Aerea a tutela degli spazi aerei nazionali e Nato. 

Nella stessa mattinata del 19 giugno, per celebrare l’anniversario della morte dell’asso romagnolo, il Generale Goretti ha presenziato ad una cerimonia di commemorazione, deponendo una corona davanti al monumento dedicato al grande aviatore, a Lugo di Romagna, città natale del pilota, Medaglia d’oro al Valor Militare ed eroe della Prima guerra mondiale. Poi, accompagnato dalle autorità locali, si è recato in visita nella casa di Baracca, oggi sede di un museo a lui dedicato.

“L’Aeronautica Militare – ha concluso il Generale Goretti – è una Forza Armata altamente tecnologica e proiettata al futuro ma il futuro si fa attraverso la concretezza e la forza delle tradizioni. Baracca è l’elemento fondante delle nostre tradizioni; il suo spirito, la sua cultura e la sua preparazione ha portato un giovane pilota a dare il meglio di sé in cielo e a ottenere delle vittorie che hanno fatto la storia dell’aviazione. Baracca e gli altri pionieri di quel periodo rappresentano delle pietre miliari per i giovani e il futuro dell’Aeronautica Militare. Non potevo quindi non venire qui e rendere omaggio alla sua figura e al suo cavallino, con ammirazione, orgoglio e gratitudine. Un gesto doveroso mentre ci proiettiamo verso il centenario della fondazione della nostra Forza Armata”.

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