Portogallo: conclusa esercitazione internazionale sul trasporto aereo militare

Si è conclusa il 17 giugno l’esercitazione internazionale sul trasporto aereo militare, la European Tactical Airlift Program – Training (ETAP-T), a cui hanno partecipato assetti e personale di Aeronautica ed Esercito

Autore: Magg. Rosa Lucchesi

Iniziata lo scorso 5 giugno a Beja in Portogallo è terminata, il 17 giugno, la European Tactical Airlift Program – Training (ETAP-T) –  una delle più importanti esercitazioni internazionali sul trasporto aereo militare.

Otto le nazioni partecipanti: oltre all’Italia, che ha partecipato con un velivolo C130J della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare e con personale della Brigata Folgore dell’Esercito Italiano, si sono addestrate congiuntamente anche Francia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Portogallo, Romania e Regno Unito.

L’evento addestrativo è stato organizzato dalla Forza Aerea Portoghese insieme all’European Tactical Airlift Center (ETAC) e all’European Air Transport Command (EATC) con lo scopo di addestrare gli equipaggi ad operazioni di trasporto aereo in un contesto operativo complesso, simulando situazioni dinamiche che si potrebbero verificare in Teatri Operativi attuali o futuri. Tra gli obiettivi principali raggiunti quello di migliorare l’interoperabilità e la consapevolezza tattica tra le varie Forze Aeree, sviluppare la capacità di trasporto europeo nelle varie operazioni, comprese quelle di crisi, e metter a fattor comune esperienze e procedure operative.

Le missioni effettuate sono state di varie tipologie, a velivolo singolo e in formazione, ad alta e bassa quota, sia diurne che notturne con l’utilizzo di visori NVG (Night Vision Goggles). Sono stati eseguiti voli di lancio materiali CDS (Container Delivery System) e “heavy“, lancio personale ad alta e bassa quota. Tra queste anche attività di lancio JPADS (Joint Precision Air Delivery System), un sistema di precisione per il rilascio di rifornimenti aerotrasportati ad alta quota, grazie ad un sistema di guida autonoma GPS, detta AGU (Autonomous Guidance Unit).

Durante questa esercitazione si è ottenuto il miglior atterraggio JPADS finora visto dall’Italia. Durante le attività di lancio del 9 giugno, un carico del peso di 1760 libbre, rilasciato da una quota di 11000 piedi (circa 3300 metri), è atterrato 0,5 metri dal suo target. Insieme al carico si sono lanciati 5 paracadutisti della Brigata Folgore seguendolo durante tutto il suo volo.

Fino ad oggi i JPADS sono stati lanciati sia in esercitazioni estere in Portogallo, in Bulgaria, negli Emirati Arabi, in Qatar, che in operazioni reali in Afghanistan con circa 21 lanci, per un totale di circa 50 lanci. Il migliore risultato era stato finora raggiunto a Bala Murghab in Afghanistan con un risultato di 14 metri da un lancio da 18000 piedi.

Questo metodo di lancio permette di fornire aiuti, viveri, carburante e materiale a personale a terra, da parte di un velivolo ad alta quota, permettendo la sicurezza dello stesso da eventuali attacchi nemici in teatri ostili.

Tra le altre attività addestrative anche lanci di tipo Combat Off Load, dove i carichi sono stati fatti scivolare a terra dalla rampa del C-130J ancora in fase di rullaggio sulla pista. Numerosi sono stati gli atterraggi e i decolli d’assalto su piste semi-preparate (erba, terra) con avio imbarco e sbarco, e sono state eseguite anche simulazioni di minacce aria-aria e terra-aria con effettuazione di manovre evasive.

Altra attività di assoluto rilievo il lancio in un unico volo di 4 diverse tipologie: un lancio JPADS a quota 6000 piedi (circa 2000 metri),  un lancio per personale “free fall” ovvero TCL (Tecnica Caduta Libera) da quota 10000 piedi (circa 3000 metri), dopodiché lancio materiale CDS (Container Delivery System) a quota 600 piedi (circa 200 metri) e a concludere lancio di personale, sia italiano che portoghese, a 1300 piedi (circa 400 metri) con tecnica funi di vincolo (FV).

Durante queste due intense settimane volative le attività si sono susseguite continuamente con una media di 2 sortite al giorno, una diurna e una notturna per un totale di circa 35 ore di volo e di 14 missioni. L’attività esercitativa congiunta ha permesso agli equipaggi di volo, al personale manutentivo e CATO – Combined Air Terminal Operation – ed ai paracadutisti della Folgore, di raggiungere un ottimo livello di interoperabilità nonché eccellenti risultati in termini sia di formazione che di addestramento. 

Durante il “distinguished visitors day” i rappresentanti di EATC e delle varie Forze Aeree che hanno preso parte all’esercitazione hanno espresso l’importanza di migliorare l’interoperabilità a livello sia europeo che di EATC. Per l’Aeronautica Militare il Comandante della Squadra AereaGenerale di Squadra Aerea Alberto Biavati ha evidenziato: “tutte le esercitazioni fatte con altre forze aeree di altre nazioni sono un valore aggiunto all’addestramento di ognuno, in primo luogo perché ci si confronta con tattiche diverse, con velivoli diversi e con mentalità diverse quindi ritengo che, con tutte le varie attività operative di cui in particolare la 46ª Brigata Aerea è decisamente ben dotata, è assolutamente necessario partecipare a tutte queste occasioni che ci vengono offerte”. In riferimento ai lanci JPADS il Generale Biavati Comandante ha proseguito: “sicuramente l’utilità dei lanci JPADS è stata ampiamente dimostrata anche in teatro operativo e sono lanci che possono permettere di salvare vite umane...”. Ha poi concluso: “l’entusiasmo e la capacità che i nostri militari dimostrano ampiamente in tutte le attività che svolgono e che permettono loro di eccellere anche nel campo internazionale.”

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