Trasporto di materiale e attrezzature sanitarie, personale medico e tecnico di supporto
A partire dalla metà di marzo l'Aeronautica Militare è scesa in campo anche per il trasporto di apparecchiature e materiale sanitario, destinato alla Protezione Civile e impiegato per sostenere le necessità degli ospedali dell'Italia in prima linea nella lotta contro il Covid-19.
In particolare, i KC-767A del 14° Stormo, i C-130J e i C-27J della 46ª Brigata Aerea ed i loro rispettivi equipaggi sono impegnati in questo periodo per garantire un ponte aereo su tutto il territorio nazionale, sia dall'estero che dall'Italia, per velocizzare il trasferimento di materiale sanitario dove richiesto dalla Protezione Civile.
Oltre al K-C767A, il 14° Stormo impiega anche il più agile P.180 per il trasporto di personale medico e tecnico di supporto.
Tutti i nostri velivoli e i relativi equipaggi sono in stato di allerta operativa, 24 ore su 24, pronti a partire in tempi strettissimi.
Guarda su YouTube la clip sull'impegno del 14° Stormo e della 46ª Brigata Aerea nei trasporti di materiale e attrezzature sanitarie dall'estero.
Guarda su Facebook la clip sul trasporto di materiale sanitario effettuato da un C-27J della 46ª Brigata Aerea in Italia.
Allestimento ospedale da campo a Cremona
Fondamentale il contributo dell'Aeronautica Militare anche nelle operazioni di ricezione e allestimento dell'ospedale da campo destinato alla città di Cremona, messo a disposizione della Protezione Civile dalla Samaritan's Purse, un'organizzazione umanitaria cristiana evangelica proveniente dagli Stati Uniti, e reso operativo dal 20 marzo grazie ad un intenso lavoro di squadra.
Il primo DC-8 americano è atterrato lo scorso 17 marzo sull'aeroporto di Verona Villafranca (VR) con a bordo personale sanitario e logistico e attrezzature mediche, tra cui 8 unità di terapia intensiva ICU, di fondamentale importanza per fronteggiare l'emergenza. Il 21 marzo è arrivato il secondo velivolo che ha permesso di integrare il team di specialisti a supporto del funzionamento della struttura.
In particolare, un team specializzato del 3° Stormo - in coordinamento con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane ed alcuni rappresentanti della Protezione Civile di Cremona e di una delegazione dell'advanced team della Samaritan's Purse - oltre ad aver assicurato i supporti logistici necessari all'accoglienza e trasporto del personale e dei materiali a Cremona, ha contribuito ulteriormente nelle operazioni di allestimento dell'ospedale. Nello specifico, il 3° Stormo, attivato dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) su richiesta della Protezione Civile, ha messo a disposizione attrezzature idrauliche ed elettriche, come rubinetteria, illuminazione campale, docce e caldaie, fondamentali per rendere operativo l'ospedale.
Dopo circa due mesi trascorsi in Italia in supporto all'ospedale Maggiore di Cremona nelle fasi più critiche dell'emergenza Covid-19, lo scorso 17 maggio il personale sanitario e logistico della Samaritan's Purse si è imbarcato su un velivolo DC-8 dall'aeroporto di Verona Villafranca per fare rientro negli Stati Uniti. Anche nelle operazioni di smontaggio dell'ospedale da campo il 3° Stormo ha fornito il suo prezioso contributo.
Guarda su Facebook la clip sull'allestimento dell'ospedale da campo a Cremona.
Allestimento di un'area sanitaria a Torino
In tempi rapidissimi, i Reparti Genio dell'Aeronautica Militare hanno fornito il loro supporto nei lavori di realizzazione di un'area sanitaria destinata ai pazienti affetti da coronavirus di lieve e media entità all'interno del complesso delle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino.
I lavori di allestimento, avviati a seguito della sottoscrizione di un'intesa lo scorso 4 aprile tra Regione Piemonte, Prefettura, Comune di Torino e Società consortile per azioni O.G.R. – Crt e Fondazione CRT, hanno interessato un'area pari a circa 8.900 mq per un primo modulo da 92 posti ripartiti in 4 posti di stabilizzazione in emergenza intensiva, 32 posti di terapia semi-intensiva e 56 posti di degenza ordinaria.
Il team dell'Aeronautica Militare, composto da 16 specialisti esperti nella realizzazione di impiantistica elettrica aeroportuale, ha operato in stretto coordinamento con l'Unità di Crisi della Protezione Civile della Regione Piemonte per riuscire ad attivare la struttura sanitaria il prima possibile, alleviando così la pressione sui centri ospedalieri maggiormente interessati dall'emergenza. Tutte le opere, inoltre, sono state realizzate affinché possano garantire, anche in assenza di erogazione dalla rete locale, la continuità assoluta di tutti gli impianti e l'utilizzo ininterrotto dei sistemi elettromedicali sia a servizio delle sale di terapia intensiva, sia di terapia semi-intensiva e degenza ordinaria.
Guarda su Facebook la clip sull'allestimento dell'area sanitaria a Torino.
Realizzazione dell'ospedale da campo donato dal Qatar all'Italia
Il 3° Stormo è impegnato in questi giorni nella realizzazione dell'ospedale da campo donato dallo Stato del Qatar all'Italia e destinato a Schiavonia (PD).
Nello specifico, si tratta di una struttura ospedaliera campale di oltre 5.000 metri quadrati, composta da 4 tendostrutture, che sarà posizionata in prossimità dell'ospedale cittadino destinato in questo periodo ai malati affetti da coronavirus, secondo le indicazioni della Regione Veneto.
Gli specialisti del 3° Stormo, in stretto coordinamento con la Protezione Civile della Regione Veneto e con il personale del Qatar, hanno avviato le operazioni di trasporto e le necessarie predisposizioni infrastrutturali per accogliere la struttura ospedaliera.
I lavori vedono impegnati donne e uomini dello Stormo specializzati nel settore della logistica di proiezione ed esperti in "Rapid Airfield Operational System" (RAOS), "Electrical Engineering", "Heating, Ventilating and Air Conditioning" (HVAC) e "Motorpool". Un team specializzato nell'attività di disinfezione, invece, assicura la sanificazione del cantiere e dei locali d'uso comune.
Guarda su Twitter la clip sull'inizio dei lavori sulla realizzazione dell'ospedale da campo a Schiavonia.
Interventi infrastrutturali al Policlinico Militare del Celio di Roma
Il personale tecnico militare e civile del 2° Reparto Genio dell'Aeronautica Militare è stato impegnato anche nei lavori realizzati per aumentare la disponibilità dei posti letto al Policlinico Militare del Celio di Roma per l'emergenza Covid-19. L'Ospedale, individuato come Covid Hospital di riferimento per il centro Italia, è stato potenziato con 50 nuove postazioni di terapia intensiva e semintensiva.
Per garantire il rispetto delle tempistiche imposte dall'emergenza sanitaria, il Servizio Infrastrutture del Comando Logistico ha costituito una task force di 28 unità tra Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e operai civili della Difesa, specializzati nella direzione dei lavori e nella realizzazione di impianti elettrici e speciali per infrastrutture complesse quali, ad esempio, quelle aeroportuali.
In particolare, gli interventi infrastrutturali hanno riguardato la realizzazione degli impianti elettrici, e gas medicali, l'adeguamento e l'implementazione di quelli di condizionamento e ventilazione, presso il Padiglione 19 ed il Raccordo S3 dell'Ospedale. Le nuove 50 postazioni si sono aggiunte ai 100 posti letto di degenza ordinaria già presenti presso il Policlinico del Celio e dedicati ai pazienti affetti dal coronavirus.
Supporto logistico degli Air Terminal Operation Centre dell'Aeronautica Militare
In questa emergenza sanitaria l'Aeronautica Militare sta mettendo a disposizione una delle funzioni specifiche svolte dalle basi aeree: quella del supporto logistico ai velivoli in transito. In particolare, il personale degli ATOC (Air Terminal Operation Centre) è costantemente impegnato nel fornire il necessario supporto ai velivoli che provengono da altri aeroporti nazionali o esteri, e trasportano materiali, aiuti e personale specializzato per fronteggiare il Covid-19.
Fondamentale l'impegno degli uomini e delle donne dell'ATOC del 14° Stormo, dove sono atterrati diversi velivoli con a bordo medici specialisti militari, esperti di malattie infettive ed unità mobili per disinfettare automezzi e spazi pubblici.
Incessante anche il lavoro dell'ATOC della 46ª Brigata Aerea, il cui personale è impegnato costantemente nelle attività di supporto logistico connesse ai molteplici trasporti che vengono effettuati dai velivoli in transito a Pisa.
L'ATOC del 3° Stormo, infine, lavora senza soluzione di continuità per garantire il necessario supporto ai numerosi velivoli in transito o anche ai mezzi su terra con carichi di materiale sanitario.
Guarda su Instagram la clip #IlNostroBuongiorno dall'ATOC di Pratica di Mare impegnato nell'emergenza Covid-19.
Adattamento di maschere da snorkeling in dispositivi di protezione medica
Il Reparto Sperimentale di Volo dell'Aeronautica Militare ha certificato i raccordi per i filtri FFP3 sulle maschere facciali da snorkeling trasformate in dispositivi di protezione medica.
I connettori vengono prodotti con l'utilizzo delle stampanti 3D del Reparto e vengono donati al Policlinico Casilino di Roma insieme alla maschere messe a disposizione dal personale del Centro Sperimentale di Volo.
L'adattamento delle maschere da snorkeling in dispositivi di protezione si concretizza nella stampa 3D di raccordi mod. "ARTA" che consentono l'installazione di due filtri sulle maschere. Tale soluzione, destinata solo a particolari situazioni di emergenza in cui gli ordinari dispositivi di protezione respiratoria non sono disponibili, può essere adottata come protezione da parte del personale medico e sanitario in un utilizzo prolungato e con la garanzia di un corretto flusso filtrato d'aria sia in ingresso che in uscita.
L'iniziativa, nata nell'ambito del "progetto ARTA", ha visto coinvolti in una collaborazione senza fini di lucro il Reparto Sperimentale di Volo, il Policlinico Casilino e l'azienda Solid Energy, esperta nel settore della manifattura digitale. Di particolare rilievo anche il supporto fornito dal Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali che ha selezionato il materiale più idoneo all'uso desiderato ed effettuato dei confidence tests per la verifica dei connettori prodotti.
Allestimento di tensostrutture e attività di disinfezione di aeromobili ed infrastrutture
In questi giorni di emergenza legata al diffondersi del COVID-19 in cui le Forze Armate sono impegnate su vari fronti risulta fondamentale anche il contributo del 16° Stormo Protezione delle Forze.
A fine marzo, gli uomini e le donne dello Stormo, infatti, in coordinamento con la Prefettura di Taranto e la Protezione Civile della Regione Puglia, su autorizzazione del Comando Operativo di Vertice Interforze (C.O.I.) per il tramite della Task Force COVID-19 dell'Aeronautica Militare, hanno allestito, in poche ore, due tende campali di fronte al Presidio Ospedaliero "Valle d'Itria" della città di Martina Franca.
Le tensostrutture, rispettivamente di pre-triage e pre-ricovero, rispondono ad una specifica ed urgente esigenza della struttura ospedaliera di mettere in atto una serie di azioni finalizzate alla possibilità di fronteggiare l'afflusso di casi sospetti o confermati di coronavirus.
Il 16° Stormo, inoltre, ha contribuito con personale ed attrezzature, congiuntamente al 9° Stormo ed in supporto ad un team specializzato del 3° Stormo, ad effettuare l'attività di disinfezione di aeromobili militari e infrastrutture coinvolte nella gestione della emergenza sanitaria e trasporto di casi sospetti all'aeroporto militare di Pratica di Mare.
Macchina organizzativa – Ministero della Difesa
Gli assetti e gli equipaggi sono in stato di allerta operativa, 24 ore su 24, pronti a partire in tempi strettissimi. Le attività vengono coordinate dal Comando Operazioni Aeree, centro nevralgico della Forza Armata che, attraverso il proprio Air Operation Centre, è deputato a ricevere e valutare le richieste che di volta in volta possono arrivare da ospedali, prefetture o, in questo caso in modo accentrato, dalla Protezione Civile, traducendo le stesse in ordini di missione per i reparti di volo designati. Nelle missioni di trasporto sanitario di urgenza – e ora più che mai – è essenziale il "fattore tempo", che è possibile contenere grazie a meccanismi e procedure consolidate nel tempo e alla stretta e proficua sinergia in atto tra i diversi Dicasteri coinvolti e le agenzie del soccorso impegnate sul campo.
Tali interventi si inquadrano nel più ampio quadro delle attività di supporto delle Forze Armate all'emergenza Covid-19. Fin dalle prime fasi, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha assicurato il massimo sforzo della Difesa a supporto del Paese e, grazie alla capacità di trasporto in bio-contenimento, l'Aeronautica Militare ha fornito un significativo contributo al dispositivo messo in campo dal Ministero della Difesa a supporto del Ministero degli Affari Esteri, della Salute e della Protezione Civile.