Missione
Assicurare, con le modalità stabilite dai piani operativi:
- la Difesa Aerea dell'area di interesse nazionale e NATO, concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello Spazio Aereo relativo;
- la capacità di effettuare operazioni di Difesa Aerea nelle aree assegnate nel quadro della partecipazione a operazioni internazionali di prevenzione e gestione delle crisi (peace keeping e peace enforcing).
Dal 1 luglio 2009 concorre con la Grecia all'"Air Policing" a favore dell'Albania, a seguito dell'ingresso della stessa nell'Alleanza Atlantica. L'attività di "Air Policing" consiste nell'impiego di velivoli intercettori, in tempo di pace, allo scopo di sorvegliare e preservare l'integrità di uno specifico spazio aereo; necessita quindi di una complessa organizzazione di uomini, mezzi, procedure e collegamenti.
Dotazione
F-2000 A
Storia
Lo Stormo nasce il 1° Febbraio 1938, sull'aeroporto appena costruito di Bologna-Borgo Panigale. I velivoli impiegati erano bombardieri. Volando con i vecchi SIAI S.81 e con i più recenti S.79, lo Stormo prende parte alle prime fasi della II Guerra Mondiale con il bombardamento degli obiettivi nemici di Malta e delle città dell'Africa Settentrionale. Dal 1941 lo Stormo viene convertito alla nuova specialità di aerosilurante. Accanto agli SM.79 compaiono i nuovi SM.84, specificamente sviluppati per l'aero-siluramento. Fino al settembre 1943 lo Stormo viene continuamente impiegato in azioni sul Mediterraneo Centrale e Occidentale, ottenendo diversi successi, il più eclatante dei quali è l'attacco alla corazzata inglese "Nelson". Dopo l'8 settembre anche il 36° si divide tra coloro che si recheranno al Nord e quelli che resteranno al Sud. L'Aeronautica del Sud raccoglie la maggior parte degli aerei e del personale del 36° Stormo e sotto le insegne cobelligeranti viene creato il 36° Stormo Notturno che svolgerà, fino al 1945, intense azioni di supporto ai reparti del Regio Esercito che oppongo resistenza ai nazisti tedeschi e, in seguito, ai reparti partigiani italiani e titini che combattono nei Balcani. Alla fine delle operazioni di guerra le perdite per lo Stormo risulteranno intense, sia in mezzi che in uomini: due Comandanti di Stormo, il Colonnello Helmut Seidl – a cui sarà intitolato lo Stormo nel 1981 – e il Colonnello Giovanni Farina, entrambi napoletani, cadono in azione insieme a due comandanti di gruppo, tre comandanti di squadriglia e oltre 180 tra ufficiali, sottufficiali e avieri degli equipaggi. Gli atti di eroismo saranno segnati con un imponente numero di decorazioni, tanto che la bandiera dello Stormo è ancora oggi quella con più decorazioni di guerra di tutta l'Aeronautica Militare: 1 Medaglia d'Argento al Valor Militare al 36° Stormo Bombardamento Terrestre, 1 d'Oro al 36° Stormo Aerosiluranti e 1 d'Argento al 36° Stormo Notturno, mentre al personale verranno concesse ben 8 Medaglie d'Oro al Valor Militare alla memoria, 43 Medaglie d'Argento, 123 Medaglie di Bronzo e 27 Croci di Guerra. Dal 1 novembre 1948, a seguito delle clausole armistiziali, lo Stormo assume la denominazione di 36° Stormo Trasporti e opera dall'aeroporto di Guidonia (Roma), dove resterà fino alla primavera del 1953, quando verrà trasferito a Latina. Il 12 giugno 1955 il 36° Stormo viene sciolto e posto in posizione "quadro". L'acuirsi della "Guerra Fredda" e lo scontro tra l'Occidente e il blocco sovietico furono alla base della prima rinascita del glorioso 36°. Infatti il 1° maggio 1960 viene costituita la 36^ Aerobrigata I.S. (Interdizione Strategica) il cui compito sarà quello di minacciare, con i suoi missili Jupiter, bersagli posti al di là della "cortina di ferro".