La GS19 è l'unica iniziativa multinazionale con l'obiettivo di promuovere, migliorare ed incrementare il livello di "Unity Of Effort", in termini di sincronizzazione, integrazione e coordinamento, tra i Centri Operativi dei Paesi che dispongono di capacità SST/SSA. Nel corso della settimana, i diversi team hanno avuto modo di analizzare i "Real World Events", congiuntamente affrontati nei passati 12 mesi, e di confrontarsi con diversi eventi (Re-entry, frammentazioni, lanci, identificazione di oggetti spaziali, anomalie in orbita, Conjunction Assessment e manovre di Collision Avoidance , anomalie/fuori Uso dei sensori di terra, movimenti/cambiamenti orbitali e missili Anti-SATellite), in ambiente simulato grazie ai software della Lockheed Martin (I-Space) e AGI (STK), in ottica di standardizzazione ed interoperabilità mediante TTPs (Techniques, Tactics and Procedures) condivise.
L'iniziativa è stata infine arricchita venerdì 27 dal Distinguished Visitors Day (DV-Day), che ha rappresentato l'occasione per un confronto tra le leadership dei Paesi partecipanti (Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Corea del Sud, Brasile, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania e Tailandia) non solo in termini di outcomes delle attività svolte ma anche di roadmap futura.
La costituzione del nuovo "Space Command" da parte USA, ha evidenziato l'importanza sempre maggiore sul piano militare delle space operations e della conseguente esigenza di proteggere tale infrastruttura, basata sul principio della Sicurezza Nazionale quale esigenza prevalente. I rappresentati dello USSPACECOM hanno delineato l'idea di sviluppo della Global Sentinel per periodo 2020-2025 enfatizzando l'importanza dell'iniziativa in primis come forum di cooperazione tra i Paesi per una maggiore "Space Security".