Dal 14 al 15 dicembre scorso, presso il 16° Stormo Protezione delle Forze di Martina Franca, si è svolto il 1° corso per istruttori di attuatori soft kill jammer portatili anti-drone tenuto da due istruttori della Ditta CPM Elettronica s.r.l., azienda produttrice dell'attuatore jammer, acquisito per le Forze Armate dalla Direzione Nazionale degli Armamenti Terrestri del Segretariato Generale della Difesa.
Il corso rientra tra le attività di potenziamento della capacità Counter-Unmanned Aerial System Anti-drone (C-UAS) che comprende l'acquisizione di tecnologie, tecniche, tattiche e procedure per l'avvistamento e l'eventuale neutralizzazione di droni anche di piccolissime dimensioni che sorvolano a bassa quota aree sensibili o interdette, quali aeroporti militari.
Nell'ambito del più ampio processo di studio e sviluppo di moderni strumenti per il contrasto di tale minaccia, per la protezione del personale, delle installazioni militari in cui esso opera e dei beni materiali ivi custoditi, infatti, il sistema ACUS (AMI Counter UAV System) ha portato alla acquisizione di jammer anti-drone, ossia di un sistema di contromisure elettromagnetiche che protegge dalle intrusioni dei droni interferendo con i segnali elettromagnetici da essi emessi.
Il corso, frequentato da dieci unità provenienti da vari Reparti di volo dell'A.M. in particolare già specializzati nel settore della Force Protection, è stato organizzato dal Gruppo Addestramento STO/FP (Survive To Operate/Force Protection) del 16° Stormo, polo nazionale di addestramento e formazione anche nel settore C-UAS, ed ha alternato una fase di indottrinamento teorico ad una pratica presso il Distaccamento Straordinario A.M. di Chiatona (TA).
In un contesto addestrativo predisposto appositamente nel costante e pieno rispetto di tutte le misure previste dai protocolli sanitari di prevenzione al COVID-19, il corso è stata una importante esperienza di addestramento e di potenziamento delle misure C-UAS, rese necessarie dal proliferare di attività illegali condotte con l'utilizzo di sistemi a pilotaggio remoto, che per le loro dimensioni risultano di difficile visualizzazione con i tradizionali sistemi di sorveglianza e rilevamento e complesso contrasto con velivoli o elicotteri convenzionali.