Con lo sguardo rivolto al futuro, Dassault Aviation festeggia, quest’anno, un secolo di attività. Rivista Aeronautica ha dedicato un ampio reportage alle celebrazioni dell’anniversario visitando gli stabilimenti di Argenteuil e il quartier generale di Saint-Cloud, nella periferia nord della capitale francese
Lasciamo la Senna che scorre veloce alla nostra sinistra e ci addentriamo verso la cittadina d’Argenteuil per visitare, in forma esclusiva, riservata a Rivista Aeronautica, il sito che, più degli altri, ha fatto la storia di Dassault Aviation. Dal 1952 nove ettari di strutture coperte, per lo più illuminate da due fasce di ampie vetrate, rappresentano il cuore pulsante dell’industria aeronautica d’oltralpe e sono, di fatto, gli unici stabilimenti alle porte di Parigi dove si costruiscono ancora gli aeroplani. Ad Argenteuil, infatti, vengono realizzate e assemblate le fusoliere dei velivoli militari del gruppo francese e sono fabbricate le cellule anteriori dei jet della famiglia Falcon. Tuttavia, il processo di trasformazione industriale, che da migliaia di pezzi “grezzi” giunge alla piena realizzazione di un velivolo avanzato, parte da una progettazione digitale all’avanguardia, che si sviluppa nei laboratori del vicino complesso di Saint-Cloud. Qui, circa 3mila persone sono impegnate nelle attività della società fatta eccezione, appunto, per la produzione e le prove in volo degli aeroplani. Questo grande “bureau” di analisi e studio lavora sulla definizione digitale dei progetti, sul design, sull’aerodinamica, sui processi di assemblaggio, sino all’elaborazione del cosiddetto “digital mock up”, un velivolo virtuale che racchiude in sé un enorme database 3D, che viene condiviso dalle varie articolazioni del gruppo Dassault impegnate nelle diverse fasi di produzione. Nel cuore di Saint-Cloud, in questo “espace de conception”, i nuovi programmi passano dallo stadio della fattibilità a quello della progettazione.
servizio speciale di Antonio Calabrese e Serafino Durante
foto © Dassault Aviation
Leggi l'articolo completo sulla Rivista Aeronautica n° 2 del 2016